La storia del complesso bandistico e majorettes di Romano

L’associazione di punta del Comune compie 40 anni di attività nella diffusione della cultura musicale ad eventi e manifestazioni.

La storia del complesso bandistico e majorettes di Romano
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La storia del complesso bandistico e majorettes di Romano

Tra le varie associazioni che Romano d’Ezzelino può vantare, con l’intendo di diffondere la cultura musicale oltre all’insegnare a suonare uno strumento all’interno di un gruppo, il complesso bandistico e majorettes ricopre un ruolo fondamentale. Da ormai 40 anni continua la sua attività con concerti e partecipazioni a manifestazioni ed eventi, sia nel territorio, ma anche nel resto d’Italia e all’estero. Ne parla la presidentessa dell’associazione, Domenica Bontorin, che ha raccontato la storia di com’è nata quest’idea e di come svolge un’attività volta al diffondere una cultura musicale.

Quando è nato il complesso bandistico e majorettes?

«L’idea è partita nel 1978. Il 25 Aprile dell’anno successivo abbiamo fatto il nostro debutto e con quest’anno festeggeremo i nostri 40 anni di attività. Il progetto è nato dalla volontà dei genitori di far suonare i propri figli all’interno di un gruppo, oltre all’imparare a suonare uno strumento. E così, partiti acquistando dei cappelli da marinaio e una prima divisa siamo partiti con una cinquantina di ragazzi. Nel 1993 è partita anche l’idea del gruppo majorettes, che ci accompagna con coreografie nei nostri pezzi».

Chi dirige il complesso?

«La banda ha visto susseguirsi numerosi direttori e maestri, molto ben preparati. Ora a dirigere è il maestro, nonché sassofonista, pianista e percussionista, Renzo de Rossi, amante di tutti i generi musicali e sempre pronto per nuove iniziative. Una cosa che differenzia la banda dalle majorettes è appunto la presenza di un insegnante specializzato, che nelle majorettes non c’è, ma comunque ci accompagnano sempre con delle ottime coreografie.

Qual è lo scopo della vostra associazione?

«Quello di costruire delle relazioni con ragazzi e famiglie, con l’intento di stare assieme. Una nostra caratteristica è appunto l’unione del nostro gruppo: ci prepariamo assieme e la collaborazione è assidua. Inoltre siamo una banda a 360 gradi: di solito quando si pensa alla banda, si pensa alla tipica marcetta, ma noi facciamo altro, eseguendo brani molto impegnativi».

Per festeggiare i 40 anni di attività avete già in mente qualcosa?

«Il primo Dicembre abbiamo già in data uno spettacolo con le majorettes, qualcosa di molto particolare».

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