La rivoluzione dello chef Antoniolo: il pranzo in tre volumi

"Ognuno sceglie come creare il proprio piatto a seconda del suo peso ideale e la composizione sarà sempre bilanciata".

La rivoluzione dello chef Antoniolo: il pranzo in tre volumi
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La rivoluzione dello chef Antoniolo: il pranzo in tre volumi

Lo chef Riccardo Antoniolo, titolare del ristorante e pizzeria Ottocento Bio di Bassano del Grappa, nel Vicentino, noto in tutta Italia per le sue famose pizze gourmet “lievitate”, porta a tavola una rivoluzione, si chiama “Il pranzo in tre volumi”. Una svolta nell’alimentazione, o meglio, nella ristorazione, in quanto il pluripremiato chef propone un nuovo modo di concepire il proprio pranzo: è il commensale stesso a comporselo su un piatto-modello diviso in tre sezioni colorate: la gialla per i cibi ricchi di carboidrati, quella rossa per le proteine e infine la verde per le fibre. Il risultato? Un pranzo equilibrato e sano.

La proposta

Questa innovativa proposta è frutto di anni di studi e ricerche in Scienza della nutrizione, Fisiologia dell’alimentazione e cellulare, ma anche da un trattato scientifico che ha ispirato il giovane chef. Si chiama “Ciao, mangiamo insieme?” del professore Antonio Dorigo, il quale spiega come mettere insieme nello stesso piatto diversi componenti dei tre fondamentali pasti quotidiani, al fine di cogliere il fabbisogno personale e favorire l’azione della fabbrica delle cellule umane. “Seguendo questo modello - spiega lo chef - le cellule del corpo umano riceveranno le sostanze di cui hanno bisogno e lavoreranno senza costringere gli ormoni del sistema a cercare tali sostanze in giro per il corpo squilibrandolo con disturbi e malessere. In sostanza, il cliente si sceglie il diametro del piatto a tre sezioni a seconda del suo peso ideale, una semplice soluzione per evitare eccessi e difetti ottenendo il meglio per la forma migliore e il proprio benessere”. Quindi se il vostro peso ideale è tra i 50 e i 65 chili Riccardo vi suggerisce di comporre il piatto da 25 centimentri di diametro, tra i 65 e gli 80 quello da 28 centimentri e, infine, quello da 30 se rientrate tra gli 80 e i 95 chili. Un nuovo modo di concepire il pasto più importante della giornata, veloce, sano e completo.

D’altronde, la missione di Antoniolo è stata chiara sin dall’inizio della sua avventura a timone dell’Ottocento, quella di far stare bene il cliente, proponendo una cucina fatta di selezionate materie prime del territorio. Il suo amore per il benessere e la genuinità lo hanno portato ad ottenere - tra i primi in Italia - anche il bollino di ristorante biologico dall’Istituto per la certificazione etica ed ambientale, oltre a moltissimi altri premi, tra i quali citiamo i “Tre spicchi” (dati solo alle 54 migliori pizzerie d’Italia scelte dalla guida del Gambero Rosso), la “Ruota d’oro” del Touring Club, presente per quattro anni nelle guide dell’Espresso tra i “Ristoranti dell’anno”, "Where to eat pizza" the experts' guide to the best pizza places in the world e le segnalazioni alla Guida Michelin,  Gatti-Massobrio.

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