La quinta edizione della "Fiaccolata della Pace"

L’appuntamento è domenica 5 gennaio con partenza dal Centro Parrocchiale di S.Maria dalle ore 16.30.

La quinta edizione della "Fiaccolata della Pace"
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Lo scopo della Giornata mondiale della pace è dedicare il giorno di Capodanno alla riflessione ed alla preghiera per la pace, la ricorrenza è stata istituita da papa Paolo VI  ed è stata celebrata per la prima volta il 1 gennaio 1968.

In quell’occasione e nelle successive il Papa invia ai capi delle nazioni e a tutti gli uomini di buona volontà un messaggio che invita alla riflessione sul tema della pace.

La quinta edizione della "Fiaccolata della Pace"

Il Tavolo della Pace di Marostica, associazione nata pochi mesi fa, ma già attiva dal 2013 come comitato spontaneo Uniti per la pace, che lavora per promuovere strumenti e percorsi per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della pace, organizza la Fiaccolata per la Pace 2020.

L’appuntamento è domenica 5 gennaio con partenza dal Centro Parrocchiale di S.Maria dalle ore 16,30, dove si susseguiranno testimonianze e riflessioni, proseguendo poi con le fiaccole accese per le strade della città fino al sagrato della Chiesa di S.Antonio. Saranno i giovani qui i protagonisti di una performance che ci farà riflettere sulle nostre chiusure e sulle nostre certezze. Proseguendo poi verso la Piazza degli Scacchi si giungerà fino al giardino della Biblioteca, centro nevralgico e culturale della Città, dove si concluderà con riflessioni e preghiere di fedi e nazionalità diverse. Il tema dell’evento prenderà ispirazione dal nuovo messaggio di Papa Francesco "La Pace come cammino di speranza: Dialogo, riconciliazione e conversione ecologica". La pace è un bene prezioso al quale aspira tutta l’umanità, ma aprire e tracciare un cammino di pace è una sfida, è come un edificio da costruirsi continuamente, è un processo e un impegno che dura nel tempo. E’ un lavoro paziente di ricerca di verità e giustizia, in cui ciascuno porta responsabilmente il proprio contributo, come cittadino e come politico o amministratore del bene comune.

Si tratta prima di tutto di credere nella possibilità di pace, di credere che l’altro ha il nostro stesso bisogno di pace, di non farsi prendere dalla paura e dall’odio ma rendere sempre possibile l’incontro e il dialogo. Papa Francesco ci fa riflettere anche sulla relazione pacifica tra le comunità e madre Terra, nostra casa comune, e lancia l’appello urgente a una nuova relazione pacificata con la natura. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare e a riflettere insieme per costruire una comunità pacifica e pacificata, a fare un’esperienza di partecipazione civile e di crescita personale, di festa e di allegria come strumenti per scoprire la bellezza e la gioia di camminare insieme alla riscoperta della pace e della fraternità.

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