La giornata internazionale della danza a Bassano del Grappa
Dalla Nelken Line di Pina Bausch alla Sala da Ballo di Chiara Frigo.
La giornata internazionale della danza a Bassano del Grappa
In occasione della Giornata Internazionale della Danza, promossa dall’International Dance Council dell’UNESCO il 29 aprile, e celebrata in tutto il mondo, il CSC Centro per la Scena Contemporanea, promuove per domenica 28 aprile, diverse occasioni aperte al pubblico dedicate alla danza contemporanea presso il Museo Civico di Bassano del Grappa.
Il pomeriggio si apre alle 15.00, quando Marigia Maggipinto, danzatrice della compagnia del Tanztheater di Pina Bausch dal 1989 al 1999, incontrerà il pubblico, cogliendo l’occasione per trasmettere la pratica della Nelken Line, la celebre camminata di Pina Bausch, che sarà riprodotta dentro e fuori il Museo dai cittadini e la variegata comunità di danza bassanese. Marigia Maggipinto rappresenta un pezzo di storia della danza, oggi vive a Vicenza, ma inizia la sua carriera professionale con il balletto nella compagnia della Fondazione Niccolò Piccinni di Bari. Nel 1985 partecipa al tour internazionale con la compagnia di danza contemporanea dei “Danzatori Scalzi” di Roma, partecipa al film “Il Giovane Toscanini” di Franco Zeffirelli. Studia a Roma con Viola Faber, Libby Ney (tecnica Limon) André Peck, Roberta Garrison (tecnica Cunningham), Richard Haisma (Nikolais) Mudra (Bejart), Matt Mattox (Jazz) e Martha Graham. Partecipa alla creazione dello spettacolo di Giorgio Rossi (Sosta Palmizi/Carolin Carlson) per il Festival di Polverigi. Studia con le tecniche di Jean Cebron (composizione/improvvisazione)
A seguire alle 17.00 Sala Chilesotti si trasformerà in una Sala da ballo con la coreografia Le Bal di Chiara Frigo e i danzatori di Dance Well. Un rettangolo di sedie è la cornice in cui la performance prende vita, con un evidente riferimento al mondo delle balere e al celebre film Le Bal di Ettore Scola, in cui la sala da ballo è un contenitore di memorie dove confluiscono amori e passioni, sguardi e desideri. L’azione prevede il coinvolgimento da parte dei performer di alcuni spettatori invitati a ballare: seduti insieme ai performer, formano coppie in cui “l’altro” cambia di continuo senza distinzione di sesso. L’atmosfera dei balli da sala si arricchisce così di elementi pop e contemporanei, come il richiamo allo speed dating.
Dopo aver sperimentato cast intergenerazionali a The Place di Londra, Chiara Frigo ha deciso di continuare in questa direzione con il conivolgimento dei dance well dancers, che permette a Ballroom di prendere una profondità diversa. Chiara ha iniziato una residenza artistica che proseguirà a maggio per poi debuttare nella prossima edizione del Festival, ma intanto domenica pomeriggio ci sarà un primo “assaggio” di questa nuova avventura.
Chiara Frigo è coreografa e perfomer nell’ambito della danza contemporanea e della performing art. Laureata in biologia molecolare, nel 2006 la sua prima creazione Corpo in DoppiaElica vince il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures di Belgrado. Vince il premio GD’A Veneto con Takeya, selezionato all’interno di Anticorpi XL e del network europeo Aerowaves e presentato in più di 50 città. Nel 2009 partecipa a Choreoroam, progetto di ricerca coreografica sostenuto da Operaestate Festival Veneto e altre cinque realtà europee. Nel 2011 vince il bando Residences 2011 de La Caldera (Barcellona) con Suite-Hope, che viene anche scelto assieme ad altri quattro lavori per rappresentare l’Italia al Fringe Festival di Edimburgo 2012. When We Were Old, una collaborazione internazionale con il coreografo canadese Emmanuel Jouthe, debutta al Festival Tangente di Montreal, e presenta la prima europea a Romaeuropa Festival DNA.
L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti