La Fragrance designer Claudia Scattolini svela i segreti dei profumi
Claudia Scattolini ospite della Scuola del Tempo Ritrovato a Valstagna per raccontare le sue fragranze e l’arte delle note olfattive.
Storie e racconti, di ricordi e di istanti. Questo è ciò che trasmettono le fragranze, sapientemente create, goccia dopo goccia, dalla passione e dall’esperienza di Claudia Scattolini, ospite della Scuola del Tempo Ritrovato di Valstagna lo scorso lunedì 18 novembre.
La Fragrance designer Claudia Scattolini svela i segreti dei profumi
Arriva dal Lago di Garda, ma ormai da dieci anni è stata adottata da Bassano del Grappa e qui produce su misura i profumi dei clienti, che per lei sono personaggi di narrazioni di cui si fa traduttrice. Infatti, colei che mette in atto l’antico mestiere di profumiere, arriva dal mondo della farmacia, materia in cui ha raggiunto una laurea, ma che non le dava la piena soddisfazione. Proprio così è nata la sua decisione di andare in Francia, dove è stata la prima italiana ad accedere all’ISIPCA di Versailles, la scuola di Guerlain. Qui le si è aperto di fronte agli occhi il mondo dei profumi, note olfattive che hanno stravolto la sua vita. Le sue parole, fin dal primo istante, hanno conquistato la sala, portando l’intera platea in una nuova dimensione, fatta di profumi che li hanno condotti verso ricordi ed esperienze che quasi dimenticavano. Claudia Scattolini ha prima spiegato che cos’è una piramide olfattiva, illustrando le caratteristiche delle note di testa, delle note di cuore e delle note di fondo. E’ quindi passata a parlare della profumeria artistica, quell’aspetto artigianale dei profumi, che mettono in primo piano l’unicità di una fragranza, che sulla pelle di ognuno assume forme e toni irripetibili. Qui le materie prime di qualità sono l’essenza, molecole studiate nel profondo per catturare le note che possono regalare emozioni non appena si fanno percepibili al nostro naso. Ad oggi, infatti, la nicchia inizia ad essere la tendenza, dove ricerca e personalizzazione fanno da padrone.
«Credo molto nella creazione personalizzata di una fragranza - ha affermato la Scattolini - e questo perché in tale modo è possibile raccontare una storia. Mi piace definirmi una “traduttrice dell’anima” della persona che viene nel mio laboratorio e crea insieme a me il suo profumo».
Tuttavia, oltre alle fragranze create su misura, la fragrance designer bassanese ha creato una sua linea di profumi che sono storie, memorie ed emozioni tradotte in boccetta. La prima che ha fatto annusare è stata «Agrums», una miscela di agrumi che hanno conquistato anche Nicolas de Barry, noto profumiere francese, che ha inserito la fragranza nel libro «101 parfums à découvrir», ossia da provare nella propria vita. «Un profumo che sa di italianità», così lo ha definito la professionista. A seguire sono state sentite le note olfattive del «Rose», un’orchestra di femminilità, dove la rosa si intreccia con i fiori di mimosa, i legni e l’ambra indiana. Ha quindi fatto percepire la differenza tra il profumo di rosa sintetica, usato anche nei detergenti per la casa, e l’olio essenziale di questo fiore prezioso. E’ quindi passata ai ricordi, narrando di un albero di fico del suo giardino a cui ha dedicato la fragranza «Wild fig». Ha poi fatto annusare gli odori del mare con «Marine», per passare alle note più dure del legno e del cuoio con «Wood & Skin». Infine, ha deliziato i nasi con «Amber» e «Vanilla», fino a chiudere l’appuntamento con «Meditation», il profumo ispirato ad Ernest Miller Hemingway, personaggio che ha affascinato la Fragrance Designer. Non sono poi mancati i consigli sul quando e come indossare il profumo, le piccole regole di galateo da seguire e le caratteristiche che deve avere un diffusore di profumo negli ambienti in cui viviamo. Così, avvolti da una nuvola di profumi che si sono fatti emozioni, si è conclusa una lezione che lascerà nei presenti un ricordo da raccontare, magari attraverso una fragranza, difficile da spiegare quanto unica da indossare.