La biblioteca di Leonardo: Appunti e letture di un genio del Rinascimento

Cinquecento anni fa, il 2 maggio 1519, moriva ad Amboise, in Francia, Leonardo da Vinci, forse il più grandi genio di tutti i tempi.

La biblioteca di Leonardo: Appunti e letture di un genio del Rinascimento
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Cinquecento anni fa, il 2 maggio 1519, moriva ad Amboise, in Francia, Leonardo da Vinci, forse il più grandi genio di
tutti i tempi. Per ricordare questo avvenimento, la biblioteca ha curato una mostra con un taglio molto particolare ossia lì illustrazione degli interessi culturali di Leonardo a partire dai libri che componevano la sua personale biblioteca.

La biblioteca di Leonardo: Appunti e letture di un genio del Rinascimento

Leonardo diceva di essere un “omo sanza lettere”; il suo sapere sembrava ispirato solo dall'osservazione della natura, ma indagando meglio si capisce che in realtà l’artista sentì sempre l’esigenza di un dialogo e un confronto costante con gli intellettuali antichi e moderni. Certo non ebbe una formazione scolastica ortodossa e tradizionale, ma con il tempo divenne un appassionato lettore, ed anche un cacciatore e collezionista di libri: alla fine della vita, Leonardo arriverà a possedere quasi duecento volumi, un numero straordinario per quel tempo.

La biblioteca di Leonardo è uno degli aspetti meno conosciuti del suo laboratorio, perché si tratta di una biblioteca “perduta”. Un solo esemplare è sopravvissuto alla dispersione post mortem: il “Trattato di architettura e macchine” di Francesco di Giorgio Martini, lo splendido manoscritto pergamenaceo conservato nella Biblioteca Laurenziana di
Firenze, sul quale Leonardo ha vergato dodici postille autografe.

Ma la Biblioteca civica di Bassano ci ha provato ugualmente: ha allestito una mostra dal titolo “La biblioteca di Leonardo. Appunti e letture di un genio del Rinascimento” (aperta fino al 28 febbraio 2020) nella quale si è tentato non solo di ricostruire la biblioteca leopardiana, ma di raccontare l’incontro di Leonardo con il mondo dei libri e della parola scritta.

A partire dai veri e propri inventari dei volumi da lui posseduti che Leonardo stilò in diverse occasioni, soprattutto a causa dei suoi numerosi spostamenti. I principali elenchi di libri da lui redatti sono oggi conservati in tre manoscritti: il primo, assai breve, risalente alla fine degli anni ottanta del Quattrocento, è contenuto nel Codice Trivulziano (carta 2 recto); il secondo, del 1495, è contenuto all'interno del Codice Atlantico (carta 559 recto); il terzo, della fine del 1503, lo si trova all'interno del Codice di Madrid (carte 2 verso e 3 recto).

Scegliendo tra i ricchi fondi antichi della biblioteca di Bassano, è stato ricreato un percorso affascinate tra manoscritti e codici del XV secolo ed edizioni del Cinquecento. I volumi in mostra, per quanto non necessariamente corrispondenti alle edizioni davvero lette e possedute da Leonardo, costituiscono nondimeno un repertorio evocativo della sua ricca biblioteca personale e rappresentativo dei suoi interessi di studio e di lettura. La scelta è stata condotta all’interno del patrimonio della biblioteca civica nel rispetto di alcuni criteri fondamentali: in primo luogo per ogni opera citata da Leonardo è stata individuata un’edizione la cui data di stampa fosse congruente con l’evoluzione degli interessi culturali di Leonardo e, più in particolare, con la testimonianza dei vari elenchi-inventari.

In secondo luogo, sono stati privilegiati, ove disponibili (e compatibili con le titolazioni, sia pur approssimative e abbreviate, delle liste autografe), i volgarizzamenti alle versioni latine, essendo note le difficoltà di lettura e comprensione del più antico idioma da parte di Leonardo, per sua stessa definizione «omo sanza lettere». Infine, la preferenza per le edizioni a stampa, rispetto a esemplari manoscritti, è stata dettata dalla volontà di rappresentare realisticamente una raccolta di volumi d’uso, di costo accessibile e di agevole reperimento sul mercato librario nei secoli passati, sebbene sia sempre opportuno ipotizzare in una biblioteca di epoca rinascimentale la presenza di copie manoscritte, soprattutto per alcuni ambiti disciplinari.

Per l’allestimento, si è scelto di ricorrere ad un’articolazione tematica, raggruppando i volumi secondo alcuni ambiti disciplinari, ordinando così idealmente gli altrimenti ‘caleidoscopici’ elenchi di libri di Leonardo. La mostra è suddivisa in quattro sezioni: “Gli interessi letterari di Leonardo”; “Architettura civile e militare”; “Tra storia e filosofia”; “L’amore per le scienze e la natura”.

Ad arricchire l’esposizione e a testimonianza della poliedricità del genio leopardiano, si aggiunge la ricostruzione in
grande scala del ponte autoportante disegnato a Leonardo nel Codice Atlantico, ricostruito per l’occasione dall’architetto bassanese Lorenzo Abate ed esposto nello spazio mostre della biblioteca.

La mostra sarà visitabile nei consueti orari di apertura della biblioteca e per l’intera durata della mostra verranno
proposte visite guidate e laboratori rivolti alle scuole cittadine gratuiti su prenotazione.

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