Il successo della 22esima Festa della Ceramica
«Già guardiamo a quella dell’anno prossimo perché diventino dei momenti apice di un percorso condiviso con associazioni di categoria, scuola e artisti».
Il successo della 22esima Festa della Ceramica
Si è conclusa la XXII edizione della Festa della Ceramica e i Portoni Aperti all’insegna del successo. Il maltempo non ha impedito agli appassionati di visitare i luoghi storici della ceramica e ammirare le tante mostre proposte, partecipare agli eventi in calendario, ma anche passeggiare per le vie e le piazze del centro per cogliere l’originalità dei pezzi ceramici proposti da un centinaio di espositori provenienti da tutto il mondo. Una mostra-mercato che ha fatto sfoggio di tecniche e forme di ogni tipo spaziando dalla tradizione alla sperimentazione, in una vera e propria tavolozza di colori. Tre giorni di arte, cultura ed intrattenimento in cui è stata evidenziata l’importanza delle connessioni e delle collaborazioni con altre realtà ceramiche come Faenza, Montelupo Fiorentino, Albisola e Napoli, da alimentare non solo con le associazioni di categoria ma soprattutto con gli enti di formazione per investire sui giovani e sul futuro di questa antica maestranza, al fine di promuove il territorio e il suo ricco patrimonio artistico.
Lo stesso sindaco di Nove, Raffaella Campagnolo, ha ribadito in più occasioni il valore di tale intento: «Chiusa una festa già guardiamo a quella dell’anno prossimo perché diventino dei momenti apice di un percorso condiviso con associazioni di categoria, con la scuola e con gli artisti. C’è poi il desiderio che si continui a costruire per dare risalto alla ceramica che ci contraddistingue». «Un’edizione straordinaria, che potremmo definire ricca» afferma inoltre a conclusione la conservatrice del Museo della Ceramica di Nove, Elena Agosti, «ricca di persone e di arte, nonostante il tempo ci facesse temere il peggio, il museo e le mostre brulicanti di visitatori, per non parlare della performance del fuoco "Mytos" di Angelo Zilio e degli amici del Museo di Saronno e della scultura consolidata col fuoco da Andrea Dal Prà Japino da Stylnove. Giornate magiche, sempre con il fiato sospeso.
La festa si è conclusa lunedì scorso, dalle 9 del mattino fino alle 9 di sera, la piazza di Nove ha ospitato un evento straordinario: è stata un’occasione per decorare 99 pezzi di ceramica, realizzati dai maestri tornianti e assistere alla magia delle cotture sperimentali. Di rilievo si sono rivelate le mostre a partire dalla monografica d’autore «Pegaso, il volo continua» di Angelo Zilio ed il fascino dei cuchi «Fisko Tattoo» del novese Mirko Marcolin al Museo Civico della Ceramica, e ancora «Faïence» 30 opere di artigiani-artisti faentini in Sala De Fabris e a Palazzo Baccin «L’oro bianco di Napoli» dell’Istituto raro Caselli-De Sanctis e Real Fabbrica di Capodimonte promossa da Confartigianato Vicenza, la fotografica «Woodfire&pottery» di Bibo Cecchini in collaborazione con CNA Vicenza, il progetto «Articolari» di Officina900 e l’esposizione «Ceramiche di luce» di Maria Christina Hamel. Nel suggestivo Mulino Ex Antonibon Bortoli «UNOpiùUNOugualeTRE» di Laura Scopa e Terenzio Sonda. E ancora «Coesioni» di Isabella Breda, a Le Nove Hotel e «Omaggio a Carlo Stringa (1919-1990) nel centenario della nascita», dislocata negli incantevoli spazi dell’Antico Mulino Pestasassi Baccin Cecchetto ora Stringa. Momento atteso anche quello delle cerimonie di assegnazione del Premio Portoni, quest’anno assegnato all’artista Alice Tomelleri con l’opera «Precipita», ovvero un inno alla resilienza, che farà da filo conduttore alla prossima edizione 2020 della Festa della Ceramica e del Premio Irene Larcher Fogazzaro 2019 che ha visto sul podio al primo posto Giacomo Zonta, al secondo Giulia Costa e al terzo Giulia Perin. Fuori concorso invece il premio è stato attribuito a Gabriele Servani. Di grande attrazione si sono rivelati anche i laboratori per adulti e bambini, lo spettacolo teatrale «Non giocate con la terra» di Maurizio De Rosa e Gianni Manfredini, nonché i tanti eventi collaterali in calendario e fra tutti la performance di cotture sperimentali a legna «Mythos. Le origini di Pegaso» di Angelo Zilio in collaborazione con il Museo G. Gianetti di Saronno. Domenica 8 settembre, i riflettori si sono puntati sul convegno «Comunicare i territori», un interessante incontro con AICC e Milano Makers.
Non ultimo il sempre apprezzato evento benefico «Ciotole cuore di Nove» che anche quest’anno ha registrato il tutto esaurito per i 999 pezzi unici, venduti durante i tre giorni della festa. E per chi non fosse riuscito a prendere parte all’evento, una cinquantina di ciotole sono state riservate alla vendita al Museo di Nove. L’intero ricavato sarà devoluto alla locale associazione «Noi come Nemo», genitori di ragazzi con disabilità. Gradite sono state le performance musicali del duetto fisarmonica e flauto traverso «Note d’Aria» che ha ufficialmente aperto e chiuso la riuscitissima edizione 2019 della Festa della Ceramica e Portoni Aperti.