Il festival della disabilità creativa

Al via la seconda edizione nel comune di Cassola.

Il festival della disabilità creativa
Pubblicato:
Aggiornato:

Il festival della disabilità creativa

Marco Rossato, primo velista paraplegico a circumnavigare l'Italia in solitaria, e le compagnie Santibriganti
e Din Don Down sono i protagonisti della seconda edizione del Festival della disabilità creativa in
programma presso l’Auditorium Vivaldi l’11, 12 e 13 aprile. L’iniziativa si colloca all’interno della stagione teatrale organizzata a quattro mani da Comune di Cassola e Fondazione Aida.

Il commento dell'assessore alla cultura

«Siamo felici di riproporre questo appuntamento, che già lo scorso anno ha riscosso un buon successo –
spiega l'assessore alla cultura Marta Orlando Favaro - Mi piace pensare a questa rassegna, più che
come ad un focus sulla disabilità, come ad una tre giorni dedicata alle diverse abilità. Spesso infatti,
come dimostreranno gli ospiti che saliranno sul palco del Vivaldi, dietro all'handicap si nascondono
abilità fuori dal comune e grandi talenti creativi. E proprio per stimolare la riflessione della comunità e
soprattutto delle scuole su questi temi, l'Amministrazione ha deciso di dare risalto alla forza e alla
straordinarietà di chi è riuscito a trasformare una condizione di svantaggio in una “super – abilità”».

Gli eventi

L’11 e 12 aprile oltre 500 studenti della Scuola secondaria primo grado di Cassola, della Scuola Primaria di Cassola e di San Giuseppe prenderanno parte agli spettacoli Fratelli in fuga di Santibriganti, dove si racconta la speciale relazione tra due fratelli, uno di questi autistico, e Assolo per Achab, di Din Don Dowm. Il 13 aprile alle ore 15.00 Marco Rossato, vicentino di nascita, Timoniere Sbandato come lui stesso ama definirsi, porterà la sua esperienza sul palco del Vivaldi. Rimasto paraplegico a seguito di un incidente motociclistico, Rossato è velista, istruttore e fondatore di Sailability, un progetto promosso da I Timonieri Sbandati, che prevede un viaggio attorno all’Italia a bordo di un trimarano che conduce lui stesso in solitaria. A testimonianza di come tutti, se ben equipaggiati e formati, possono vivere il mare allo stesso modo. Il mare inteso come sinonimo di vita.

Un’occasione unica per far incontrare i ragazzi e le loro famiglie, ma anche la cittadinanza con un uomo che
ha fatto della sua disabilità un elemento di svolta e di crescita.

Seguici sui nostri canali