Back to Life in Iraq: l'incontro con l'autore

La serata di approfondimento con il giornalista Emanuele Confortin, ideatore dell’esposizione, si terrà lunedì 20 maggio alle ore 20:45 in Chiesetta dell’Angelo.

Back to Life in Iraq: l'incontro con l'autore
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Back to Life in Iraq: l'incontro con l'autore

Dopo il successo della mostra Back to Life in Iraq, allestita in Chiesetta dell’Angelo fino al 2 giugno, i Musei Civici di Bassano del Grappa sono lieti di annunciare una serata di approfondimento con il giornalista Emanuele Confortin, ideatore dell’esposizione.

Lunedì 20 maggio alle ore 20:45 in Chiesetta dell’Angelo, Emanuele Confortin svelerà la genesi di Back to Life in Iraq. Un difficile lavoro sul campo, condotto tra marzo 2017 e gennaio 2018 in Iraq, al seguito dell’artista cristiano siriaco Matti al-Kanun, deciso a recuperare i suoi dipinti abbandonati nella sua casa a Bartella, vicino a Mosul. Le sue intenzioni sono chiare: «voglio ricucire quegli squarci come forma di resistenza allo Stato Islamico… come volontà di tornare alla vita malgrado la guerra». Non senza difficoltà, al-Kanun riesce a caricare le opere su un furgone e a trasferirle a Erbil, in un luogo sicuro dove ripararle. Uno dopo l’altro gli squarci, seppure ben visibili, vengono suturati. Un gesto simbolico attraverso il quale l’artista iracheno testimonia le violenze che la sua terra conosce da molto tempo, dando anche prova della volontà degli iracheni di tornare a vivere.

La presentazione di Back to Life in Iraq sarà inserita in un quadro più ampio, definito dalle rotte migratorie che dall’Asia prima e dal Medio Oriente poi, hanno indirizzato milioni di migranti sulla via europea. Emanuele Confortin le ha percorse tra il 2011 e il 2016, dal confine tra Pakistan e Afghanistan all’Iran, poi Turchia, Iraq, Egeo e Balcani. Mesi sulla strada, tra centri di accoglienza e confini, in un lungo viaggio Dentro l’Esodo. Nel corso della serata saremo accompagnati in un lungo viaggio alla scoperta delle cause prime delle migrazioni moderne, in una narrazione che intreccia una nutrita selezione di foto, un documentario e l’esperienza personale di Confortin.

L'immagine è stata tratta dal sito personale del giornalista Emanuele Confortin

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