Al via a Cassola un corso gratuito per imparare a usare lo smartphone

"Essere anziani ai tempi di Facebook e Whatsapp".

Al via a Cassola un corso gratuito per imparare a usare lo smartphone
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Al via a Cassola un corso gratuito per imparare a usare lo smartphone

Per essere anziani attivi ai tempi di facebook e whatsapp e cogliere le opportunità offerte dalla rete, il Comune di Cassola lancia il primo corso gratuito sull'uso dello smartphone. Un'iniziativa per chi, pur non essendo più giovane, vuole restare “connesso” e sentirsi meno solo, imparando a twittare e a pubblicare post su Facebook e foto su Instagram.

Si parte venerdì 19 aprile 2019, dalle 16.30 alle 18.30, nella sala riunioni del centro diurno in via Raffaello Sanzio di fronte alle poste di San Giuseppe, con un incontro introduttivo nel corso del quale sarà possibile anche iscriversi. Le lezioni proseguiranno poi, con lo stesso orario e nella stessa sede nei giorni 3, 10 e 17 maggio. Ad ogni appuntamento si focalizzerà l'attenzione sulle corrette modalità di utilizzo dei telefonini di ultima generazione basati sui sistemi operativi Ios e Android e si forniranno ai partecipanti delle indicazioni base sulla gestione generale dell’apparecchio (data, ora, suoni e vibrazione, schermo ecc) e sull'uso delle applicazioni (posta elettronica, internet, attivazione del
navigatore satellitare, foto, whatsapp ecc). In base alle richieste dei corsisti si approfondiranno poi anche altri aspetti.

Il corso, gratuito e aperto a tutti, è promosso dall’Assessorato ai Servizi sociali in collaborazione con le associazioni “San Giuseppe”, cui è affidata la gestione del centro diurno, e Questa città.

Il commento dell'assessore al sociale

«Per i nostri anziani è una bella occasione di socializzazione reale e virtuale – spiega l’assessore
Giannina Scremin –, un’opportunità di entrare nel meccanismo della rete e dei social network
per sfruttarne le potenzialità e conoscerne le insidie. Avere dimestichezza con internet e le
tecnologie di oggi significa anche riuscire a difendersi dai pericoli che si nascondono dietro i
contatti online. I pensionati non possono essere esclusi da questa rivoluzione mediatica, che ormai
è un fattore d’inclusione sociale».

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