25° anniversario dell'iscrizione alla lista del patrimonio mondiale Unesco

"La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto". Il 17 dicembre commemorazione in Basilica palladiana alle 18.30 e ingresso ai musei con un biglietto speciale.

25° anniversario dell'iscrizione alla lista del patrimonio mondiale Unesco
Pubblicato:

Il 17 dicembre 2019 ricorre il 25° anniversario dell'iscrizione alla lista del patrimonio mondiale Unesco per il sito denominato "La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto".

25° anniversario dell'iscrizione alla lista del patrimonio mondiale Unesco

L'iniziativa, in ricordo di tre illustri vicentini scomparsi, il marchese Boso Roi, che ha ricoperto il ruolo di presidente del comitato per l'iscrizione alla lista, il professor Renato Cevese, che è stato membro del consiglio scientifico del comitato, e Marco Todescato, membro del consiglio scientifico, è organizzata dal Comune di Vicenza, in collaborazione con il Consorzio Vicenza è e con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio.

Per l'occasione il Comune, martedì 17 dicembre, offrirà ai cittadini la possibilità visitare alcuni musei con un biglietto a prezzo speciale e organizzerà una serata celebrativa in Basilica palladiana.

"E' con grande soddisfazione che Vicenza festeggia i 25 anni dell'iscrizione nella lista del patrimonio mondiale Unesco. Una città trasformata dal genio di Palladio che l'ha resa unica. Spetta a noi il compito di preservarla e di migliorarla in modo che se ne possa godere la bellezza e tramandarne il valore storico e architettonico - dichiara il sindaco Francesco Rucco -. La conservazione passa attraverso una corretta valorizzazione di questo patrimonio universale. Tra tutti la Basilica palladiana che ospiterà la serata celebrativa, dal 6 dicembre ancora più attraente grazie alla suggestiva mostra "Ritratto di donna". E poi gli altri due gioielli di Palladio: il Teatro Olimpico, dall'equilibrio fragile e sempre più bisognoso di cure e attenzioni, e Palazzo Chiericati, che a breve vedrà aprirsi il capitolo conclusivo di un restauro che lo renderà un museo di prim'ordine".

L'iscrizione

Nel 1994 i 23 monumenti palladiani e le tre ville suburbane presenti in città (Villa Capra detta “La Rotonda”, Villa Trissino a Cricoli e Villa Gazzotti a Bertesina) furono iscritti alla lista durante la diciottesima sessione del Comitato del patrimonio Unesco che si è tenuta a Pukhet in Thailandia.

Nel 1996 vennero incluse anche 21 ville palladiane presenti nel territorio regionale (ventesima sessione svoltasi a Merida in Messico). In questa occasione il nome del sito venne ridefinito come La città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto.

L'1 febbraio 1993 si è costituito, su iniziativa dell'allora commissario straordinario dell'APT (Associazione di promozione turistica di Vicenza) Vladimiro Riva, il Comitato per l'inserimento di Vicenza, città del Palladio, nella World Heritage List dell'Unesco, presieduto dal Marchese Giuseppe Roi. Tra i promotori c'erano anche il sindaco di allora Achille Variati, che ha firmato il dossier di candidatura.

Successivamente, il 23 marzo 1993, venne costituito il Comitato scientifico per la consulenza tecnica, artistica e storica i cui membri erano il professor Renato Cevese (presidente), i tre soprintendenti competenti per il territorio (Filippa Aliberi Gaudioso, Loris Fontana, Marisa Rigoni), gli studiosi Gianni Golin, Franco Barbieri, Remo Schiavo, Lionello Puppi), i professionisti Andrej Soltan, Emilio Alberti, Marco Todescato, e il tecnico Francesco Chiozzi.

Il comitato individuò 26 opere palladiane meritevoli di essere dichiarate patrimonio dell'umanità: 23 monumenti del centro storico e tre ville suburbane, indicandone anche le motivazioni.

Dopo la firma del dossier il 22 ottobre 1993, nel febbraio 1994 una delegazione di Icomos-Iccrom visitò Vicenza e stilò un rapporto nell'ottobre 1994 che ne sottolineò il carattere di autenticità dei monumenti.

L'Icomos propose quindi l'iscrizione nella Lista sulla base di due criteri: Vicenza costituisce una realizzazione artistica eccezionale per i numerosi contributi architettonici di Andrea Palladio, che integrati in un tessuto storico, ne determinano il carattere d’insieme; grazie alla sua tipica struttura architettonica, la città ha esercitato una forte influenza sulla storia dell’architettura, dettando le regole dell’urbanesimo nella maggior parte dei paesi europei e del mondo intero.

Il 15 dicembre 1994, nella 18° Sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, a Pukhet, in Thailandia, Vicenza è stata inserita nella World Heritage List.

Iniziative

Per l'occasione il Comune di Vicenza offrirà ai cittadini la possibilità di visitare martedì 17 dicembre alcuni musei della città con un biglietto speciale ridotto a 3 euro: Teatro Olimpico, Basilica palladiana (solo monumento, esclusa mostra), Palazzo Chiericati, chiesa di Santa Corona, Palladio Museum che si potrà acquistare all'ufficio Iat di piazza Matteotti.

Per celebrare la ricorrenza è prevista, martedì 17 dicembre, una serata speciale in Basilica palladiana a cui sono stati invitati i principali protagonisti dell'ottenimento del riconoscimento, le autorità, gli enti e le associazioni del territorio.

L'iniziativa prevede una conferenza del professor Antonio Foscari, accademico olimpico vicepresidente del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, proprietario di Villa Foscari "La Malcontenta".

Apriranno la serata il sindaco Francesco Rucco e l'assessore alla cultura Simona Siotto.

Successivamente i presenti saranno accompagnati in visita alla mostra "Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi".

Nel 2019 l’amministrazione comunale ha voluto che Vicenza tornasse nel direttivo dell'associazione delle città italiane che vantano beni Unesco da cui mancava da qualche anno per decisione della precedente amministrazione.

“Ritengo sia indispensabile che Vicenza rimanga nel direttivo dell’associazione poiché è stata tra i fondatori – dichiara l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Essere città patrimonio dell'umanità è un riconoscimento di cui andare fieri, ma obbliga gli appartenenti all’impegno per uno sviluppo armonico del territorio, dal punto di vista culturale, ambientale, paesaggistico e urbanistico. Mi sto infatti occupando delle buffer zone, ovvero delle zone di protezione dei siti palladiani, e degli strumenti speciali di tipo paesaggistico di cui necessitano le nostre particolarissime città. Ringrazio quindi l'amministrazione che nel 1994 ha voluto che Vicenza entrasse nella lista del patrimonio mondiale Unesco per la lungimiranza e l'attenzione verso il nostro patrimonio. E ringrazio le amministrazioni precedenti che hanno avuto cura del patrimonio della nostra città. Ora ben volentieri raccolgo io il testimone per ottenere nuovi spero importanti risultati".

Elenco dei beni appartenenti al sito al link  Il sito UNESCO "La città di Vicenza e le Ville del Palladio nel Veneto"

 

Seguici sui nostri canali