Deciso

Zaia e le "sirene romane" respinte: "Non me ne frega niente"

Il Governatore ha difeso a spada tratta l'ordinanza dalle critiche rispondendo punto su punto. Poi ha respinto al mittente le "sirene romane".

Zaia e le "sirene romane" respinte: "Non me ne frega niente"
Pubblicato:
Aggiornato:

Diretto e pragmatico come al solito, Zaia ha chiarito la sua posizione rispetto al grande consenso di cui gode ora.

Le avances respinte…

Le “sirene” romane hanno iniziato ad attivarsi e a riecheggiare a distanza. Sondaggi personali in crescita esponenziale, un consenso che si allarga sempre più anche fuori dai confini del Veneto e le lusinghe di ruoli apicali a livello nazionale che si fanno suadenti. “Zaia premier” del resto è stato uno slogan nei giorni scorsi circolato abbondantemente, con tanto di profili social a tema spuntati come funghi. Oggi per, domenica 26 aprile 2020, di fronte all’ennesima sollecitazione sul tema, il Governatore si è espresso in modo chiaro e netto, tagliando (per ora?) la testa al toro…o meglio, la coda alla sirena. “Di Roma non me ne frega niente, io resto qui“.

Numeri aggiornati

Ma il consueto punto stampa di Marghera si è aperto al solito coi numeri aggiornati: tamponi, 315mila effettuati in totale, isolamento 8.319 persone (-403 rispetto a ieri), positivi 17.471 (+80), ricoverati 1.221 (-13), terapia intensiva 124 (-5), dimessi 2.453 (+18), morti in ospedale 1.071 (+ 18), nati 82.

“Orgoglioso di rappresentare questa comunità anche dopo ordinanza, non ho visto scampagnate neanche lungo il Piave – ha detto Zaia – C’è volontà di fare lavoro di squadra, specie da parte dei giovani”.

Oggi poi alle 15 ci sarà cabina di regia del Governo e nelle prossime ore ci dovrebbero essere novità, con l’auspicio di Zaia che “la riapertura anticipata al 27 aprile potrebbe diventare realtà”.

L’ordinanza

Poi il Governatore si è soffermato sull’ordinanza emanata venerdì, smentendo alcune “favole” e rispondendo punto su punto alla critiche.  Temi caldi, cibo d’asporto e cimiteri. “Il Governo non ha mai chiuso con Dpcm i cimiteri – ha detto Zaia – Non è vero che tutti li hanno chiusi”.

Le “sirene romane”

Ma è poi di fronte alla sollecitazione sul suo attuale consenso, derivante dalla gestione della crisi Coronavirus in Veneto, che Zaia ha escluso totalmente un suo interesse per altri ruoli istituzionali.

“Di questi discorsi sul consenso e di andare a Roma non me ne frega niente – ha rimarcato il Governatore – Io penso ai Veneti e sono concentrato sulla situazione attuale”.

Seguici sui nostri canali