Virus importato, Zaia: “Ceppo serbo molto aggressivo, situazione ora sotto controllo”
In Veneto per ora sono presenti dei focolai domestici che non preoccupano.
Il punto della situazione sull’ultimo focolaio.
Il bollettino
La conferenza stampa di oggi, lunedì 13 luglio 2020 del Governatore si è aperta con il consueto bollettino che vede: 19.401 positivi (+6); in isolamento 1.293 (-5), i tamponi totali sono 1.069.458; sono 144 i ricoverati, di cui 22 positivi (+2), le terapie intensive sono 9, i morti sono 2.039, dato invariato, i dimessi 3.654 e i nati 73.
Situazione sotto controllo
Il presidente della Regione ha espresso alcune considerazioni sui dati:
“Con questo bollettino abbiamo uno spaccato del Veneto che ha una situazione sotto assoluto controllo. Non è che bisogna fare festa, ci sono regole minimali da seguire come il distanziamento sociale e l’uso della mascherina come sempre. L’interesse nostro e della comunità è dire che è vero che in questo contesto noi abbiamo la certezza di poter dire che il ceppo sicuramente ha una carica virale inferiore”.
E’ necessario sapere i paesi con focolai
Zaia ha ribadito l’importanza di conoscere i focolai presenti negli altri paesi:
“Noi abbiamo focolai domestici che non ci preoccupano, a tutt’oggi possiamo dire che la situazione è sotto controllo. E’ necessario per che l’OMS ci dica quali sono i paesi con il virus. Oggi dico che siamo in una fase di stabilità in Veneto, ci preoccupano però i ceppi di virus portati da fuori, per i quali abbiamo intensificato controlli, è la storia di inizio luglio. Un altro dato è l’abbassamento dell’età media, abbiamo infatti una mamma del Camerun di 54 anni infetta e di un bambino di 3 anni. Ora possiamo dire che gli anziani si sono messi in sicurezza, sono sotto controllo. Ricordo che il virus è un ottimo cecchino, se il proiettile che ha non è il virus locale, domestico che ha una bassa gittata ma ha in canna ha un virus che viene da fuori, tutto cambia”.
Effettuato il sequenziale serbo
Il Governatore ha esposto i dati che sono emersi dopo che è stato sequenziato l’intero genoma del virus:
“Ho fatto fare il sequenziale del virus serbo, quindi dei 4 tamponi delle persone che erano tornati dal viaggio in Serbia. Nei 4 tamponi, per tutti e quattro i pazienti la carica virale è risultata essere molto elevata, è emerso che il virus dei 4 tamponi è identico, deriva quindi dallo stesso ceppo ed è appartenente cluster del virus isolato proveniente dalla Serbia. Questo che cosa vuol dire? Che bisogna fare attenzione, il virus analizzato in Veneto e in Italia è diverso, c’è una mutazione quindi se esco dall’Italia e vado in un paese con ancora dei focolai di Coronavirus, se io ho già avuto il Covid, posso riprenderlo se si tratta di una mutazione e bisogna ripartire nuovamente da zero con la procedura di isolamento”.