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Violenza sulle donne, il triste primato di Ferragosto a Vicenza: tre casi in poche ore

Tra le "vittime" anche una ragazzina di 15 anni che avrebbe raccontato di essere stata picchiata più volte dal padre

Violenza sulle donne, il triste primato di Ferragosto a Vicenza: tre casi in poche ore
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Soccorsa una donna incinta picchiata e buttata fuori di casa con i figli e un'altra donna picchiata selvaggiamente da marito

Violenza sulle donne, il triste primato di Ferragosto a Vicenza: tre casi in poche ore

Ancora violenza sulle donne. E’ stato un fine settimana di Ferragosto da dimenticare quello appena trascorso nel vicentino: sono stati addirittura tre i casi in cui la polizia è dovuta intervenire per gravi atti di violenza da parte del coniuge e, in una occasione, ad opera del padre: una ragazzina di 15 anni ha denunciato di essere stata picchiata dal padre.

Il primo intervento verso le 13.30 circa, a seguito di una richiesta di aiuto arrivata sul numero di emergenza “113” da parte di un cittadino che si trovava a passare in Viale Milano e riferiva di aver davanti a sé una straniera che si lamentava di essere stata picchiata dal marito. Giunti immediatamente sul posto indicato, gli agenti di Polizia hanno individuato la donna seduta sul marciapiede ed in stato di gravidanza avanzato che lamentava forti dolori all’addome, al costato ed alla zona lombare. Purtoppo però non comprendeva la lingua italiana e solo grazie all'intervento di alcune persone che si erano già fermate a prestarle aiuto, è stato possibile tradurre le indicazioni degli agenti.

La vittima – che aveva con sé 2 figli minori di 3 e 5 anni – ha così raccontato di essere stata picchiata, con calci e pugni all’addome e in altre parti del corpo dal marito e che tutto era iniziato la sera prima quando, dopo essere stata percossa dal coinuge era rimasta sul marciapiede davanti a casa fino alle 3.00 del mattino finchè l'uomo di fronte alle sue suppliche, non l'aveva fatta rientrare. Poco dopo però, verso le 8, il marito l'aveva di nuovo buttata furoi dall’appartamento dove era rimasta dolorante sul marciapiede fino a quando un passante ha chiamato la Polizia.Gli Agenti, in considerazione della gravità della situazione, hanno fatto immediatamente intervenire un’ambulanza per verificate le condizioni di salute della donna e dei figli minori. I sanitari hanno di trasferire tutti al Pronto Soccorso dell’Ospedale san Bortolo e la donna è tutt’ora ricoverata in osservazione.

Picchiata selvaggiamente dal marito, presente al pesteggio la figlia di 11 anni

La seconda chiamata alla Polizia è giunta alla Centrale Operativa alle ore 14.10 da parte del Personale Sanitario del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Bortolo, con la quale veniva segnalata la presenza una donna straniera che riferiva di essere stata percossa dal marito. In questo caso il racconto della vittima ha inizio dalla sera di lunedì 14 agosto 2023 qaundo il marito, rientrato a casa dal lavoro, ha cominciato a discutere in modo animato con lei per motivi non meglio precisati. Inizialmente l’uomo ha aggredito la moglie verbalmente, per poi passare alla violenza fisica: con la scarpa antinfortunistica l'ha colpita ripetutamente al volto, provocandole una fuoriuscita di sangue dal naso. Poi  ha inziato a sferrarle calci e pugni. La donna, in stato confusionale, aveva chiamato il 118 chiedendo aiuto, per poi annullare la richiesta. La mattina del 15 agosto però, una sua amica che era venuta a conoscenza di quanto accaduto, ha preso in mano a situazione e ha accompagnato la donna al Pronto Soccorso insieme alla figlia di 11 anni che era presente alla scena. I sanitari l'hanno dimessa con 15 giorni di prognosi.

Dal pronto soccorso la storia di una 15enne che ha confidato gli abusi del padre

A metà pomeriggio una nuova chiamata, la terza della giornata per violenze. ERano le 15.15 quando, da parte del Personale del Pronto Soccorso, è arrivata la richiesta di intevento per una 15enne che aveva dichiarato di essere stata poco prima picchiata violentemente dal padre, non era nemmeno la prima volta. In questa occasione il genitore, dopo aver richiamato la figlia per non avere rimesso in ordine la propria camera, l'aveva aggredita fisicamente causandole diverse abrasioni ed ematomi sul corpo.

Tutte e tre le donne non hanno voluto procedere alla denuncia nei confronti di coloro che le hanno picchiate, ma si sono riservate di farlo eventualmente in seguito.

“La violenza di genere, oltre a rappresentare una forma di reato particolarmente odiosa in quanto commessa a danno di vittime spesso non in grado di potersi difendere, rappresenta un grave problema culturale – ha evidenziato il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori –. La Polizia di Stato rappresenta uno snodo fondamentale di una rete composta da Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato, ed è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’incoraggiare una cultura della parità di genere, dell’uguaglianza e del rispetto delle libertà, con lo scopo di eliminare retaggi culturali e discriminazioni, nonché con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite”.

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