Oltre al danno, la beffa

Viene raggirato e lancia sassi contro la casa del suo truffatore... che non abita più lì

Nell'abitazione era presente sola la ex compagna (estranea ai fatti) di colui che gli aveva chiesto 3mila euro di caparra per un appartamento risultato non disponibile

Viene raggirato e lancia sassi contro la casa del suo truffatore... che non abita più lì
Pubblicato:

Una Volante della Questura, alle 18.30 di ieri, mercoledì 20 marzo 2024, è intervenuta a Vicenza in Via Stuparich, dove è stata segnalata la presenza di un uomo che lanciava dei sassi contro la finestra di un’abitazione, suonando ripetutamente il campanello e disturbando il vicinato.

Una questione di soldi

Sul posto, gli Agenti constatavano che effettivamente l’uomo in questione, 38enne originario del Ghana, stava cercando di richiamare l’attenzione della persona presente nell’appartamento, lanciando dei sassolini verso la finestra, pretendendo la restituzione di circa 3mila euro versati a titolo di caparra per la locazione di un appartamento che poi non era andato a buon fine per indisponibilità dell’immobile.

Gli Agenti, a quel punto, appuravano che all’interno dell’appartamento bersagliato dai sassi vi era presente una donna di origine serba, che però declinava ogni responsabilità in merito alle pretesa economiche del ghanese, facendo osservare che il foglio scritto a mano esibito dal 38enne per richiedere la restituzione del denaro era firmato dal precedente compagno della stessa, con il quale aveva interrotto ogni rapporto ormai da tempo e di non sapere fornire ulteriori dettagli o informazioni in merito al contratto intercorso tra i due.

Un conto in sospeso

La donna, riferiva di aver più volte rappresentato al ghanese la propria estraneità rispetto all’accaduto ma che questi continuava imperterrito a disturbarla, accampando pretese economiche. Gli Agenti delle Volanti, a quel punto, ristabilita la calma tra le parti, hanno informato i contendenti sui loro diritti sulle strade da seguire per tutelarsi nel rispetto della legge. Gli interessati hanno dunque optato di agire per vie legali in modo da risolvere l’accaduto.

Seguici sui nostri canali