Al San Bortolo

Vede nascere sua figlia e poi finisce in terapia intensiva per il Covid: non era vaccinata

La bimba (che sta bene) è stata fatta nascere con il taglio cesareo.

Vede nascere sua figlia e poi finisce in terapia intensiva per il Covid: non era vaccinata
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Non è una no vax, una di quelle che negano l'efficacia del vaccino, insomma, ma solo una scettica. E questo suo scetticismo, questo suo non decidere mai se (e quando) sottoporsi al siero anti Covid, a maggior ragione perché incinta, alla fine, l'ha portata faccia a faccia con il nemico invisibile, il virus, che l'ha colpita proprio all'ottavo mese di gestazione.

Vede nascere sua figlia e poi finisce in terapia intensiva per il Covid: non era vaccinata

E' arrivata in ospedale con una grave insufficienza respiratoria, all'ottavo mese di gravidanza, e i medici non hanno avuto il minimo dubbio: la donna, una 32enne vicentina, con i chiari sintomi del Covid era in pericolo di vita e con lei anche la bimba che portava in grembo. E' stata una corsa contro il tempo, quella dello staff del San Bortolo, da sabato scorso, giorno in cui la 32enne è stata ricoverata nel reparto di Pneumologia fino a quando è stata fatta partorire con parto cesareo, il giorno dopo, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.

La donna, praticamente, subito dopo aver dato alla luce la sua seconda figlia (che sta bene) è stata poi trasferita in terapia intensiva. Secondo quanto riferito dai vertici dell'azienda ospedaliera, la 32enne al momento non sarebbe stata intubata a il quadro clinico complesso va tenuto monitorato. Resterà dunque in terapia intensiva in prognosi riservata. Sembra che la donna abbia contratto il virus in casa: marito e figlia primogenita sono positivi alla variante Delta ma con sintomi lievi.

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