Vandalismi alla scuola media di Romano D'Ezzelino, i ragazzi colpevoli si sono costituiti
Non c'è stata premeditazione ed erano anche tornati per rimettere a posto tutto, ma è necessario che capiscano cosa è giusto e cosa è sbagliato
Il sindaco ha invitato i responsabili a trovare delle attività socialmente utili per "ripagare" la comunità per i danneggiamenti
Vandalismi alla scuola media di Romano D'Ezzelino, i ragazzi colpevoli si sono costituiti
L'appello a costituirsi, a far leva sul proprio senso si responsabilità, alla fine è servito. Il sindaco di Romano D'Ezzelino, dopo gli atti vandalici alla scuola media locale aveva fermamente condannato il gesto definendolo senza giri di parole un "fatto gravissimo", ma aveva frenato chi voleva mettere alla berlina i responsabili: sono ragazzi, magari minorenni, era necessario dare una lezione senza esporli alla gogna pubblica. E così è stato. A seguito degli atti vandalici che si sono verificati nella notte tra sabato 11 e domenica 12 novembre 2023 nel cortile della scuola secondaria di primo grado “Monte Grappa”, il sindaco di Romano d’Ezzelino Simone Bontorin e il dirigente scolastico Antonio Maria Bianchin hanno più volte invitato i colpevoli a costituirsi spontaneamente, assumendosi così le proprie responsabilità e dimostrando un ritrovato senso civico.
Nei giorni scorsi, parallelamente alla raccolta di indizi svolta sia dall’amministrazione comunale insieme al dirigente scolastico, ma anche dalle forze dell’ordine, i responsabili dell’atto vandalico si sono incontrati con il primo cittadino insieme alle rispettive famiglie. Poi, venerdì 17 novembre, il sindaco Simone Bontorin ha incontrato i ragazzi, tutti minorenni, constatando una sincera e puntuale presa di coscienza della situazione e della loro colpevolezza.
"La grande pressione esercitata nei giorni di domenica pomeriggio e lunedì ha fatto emergere dei primi tentativi, da parte alcuni ragazzi, nel rendersi disponibili ad ammettere la propria colpevolezza. Di comune accordo con il dirigente scolastico, che ringrazio, abbiamo aspettato qualche giorno per capire se fossero coinvolti altri ragazzi, oltre a quelli che già si erano fatti vivi. Nello specifico si tratta di un gruppo di ragazzi della zona, tutti minorenni, che attraverso i loro genitori o direttamente si sono interfacciati con me. Ci siamo incontrati venerdì pomeriggio, i ragazzi hanno confermato la dinamica ipotizzata di quanto è accaduto e hanno ammesso anche di essere rientrati nel cortile della scuola nel tentativo di ripristinare il disastro che avevano combinato.
Un primo passo è stato fatto: adesso propongano di rimediare anche con inziative per la comunità
Il loro è stato un gesto senza premeditazione. Il primo passo è stato fatto, perché i colpevoli hanno capito e realizzato appieno la gravità del loro comportamento che non è stato e non sarà classificato da nessuna delle parti in causa come una semplice “bravata”, perché si tratta di un grave danneggiamento a un bene pubblico. Il fatto di essersi costituiti è senza dubbio un elemento positivo nella visione d’insieme ma, dopo l’incontro avuto ieri con loro e con le rispettive famiglie, ci rivedremo fra una settimana per stabilire assieme come risarcire i danni e la comunità di Romano d’Ezzelino. L’intenzione e la speranza dell’Amministrazione comunale è che i ragazzi si presentino al prossimo appuntamento con delle proposte di risarcimento che non contemplino solo il pagamento del danno economico ma che dimostrino un’effettiva volontà di rimediare al malfatto con iniziative a supporto della comunità. In caso contrario, abbiamo già definito una lista di lavori socialmente utili a cui dovranno dedicarsi ma la vera soddisfazione, per me e per i docenti tutti, sarebbe quella di trasformare questa vicenda in un precedente dall’alto valore pedagogico grazie proprio alla risposta dei ragazzi"