Valanga in Norvegia, ora si attende il nulla osta per il rientro della salma di Matteo Cazzola
Pietro De Bernardini è invece ricoverato all'ospedale di Troms in coma farmacologico perchè ha sbattuto violentemente la testa
Le autorità norvegesi stanno ancora cercando di chiarire cos'è accaduto in una giornata nera per lo scialpinismo
Valanga in Norvegia, ora si attende il nulla osta per il rientro della salma di Matteo Cazzola
La famiglia di Matteo Cazzola, il 35enne deceduto dopo essere stato travolto da una valanga in Norvegia, ora attende il ritorno della salma per fissare la data del funerale. Il riconoscimento del corpo sarebbe stato fatto dai compagni di viaggio: un gruppo di 8 appassionati di montagna partiti con Andrea Basso, guida ed esperto alpinista che anche nei suoi profili social ha postato le splendide foto di quella che doveva essere una vacanza indimenticabile. Con loro anche Pietro De Bernardini, ancora ricoverato in prognosi riservata.
L'ultimo giorno di vacanza si è trasformato in una tragedia
Venerdì 31 marzo 2023 in tutta la regione del Nord-Troms si sono verificate almeno quattro valanghe che hanno causato la morte altrettanti scialpinisti. Una giornata nera anche per il gruppo di vicentini che voleva godersi l'ultima escursione prima del rientro in Italia, ma solo una parte della comitiva si era decisa a partire. Tre di loro erano rimasti in albergo visto che le previsioni meteo non sembravano essere particolarmente rassicuranti. Purtroppo poi è arrivata la notizia della slavina che si era staccata dal picco Kavringtinden, a 1300 metri di altezza e che aveva travolto i compagni di viaggio.
Gli scialpinisti si sarebbero salvati perchè indossavano una specie di zaino con airbag che li ha fatti "galleggiare" sulla neve. Per altri comunque, nonostante la precauzione, l'impatto con gli alberi ha rischiato di essere fatale. Ad avere la peggio purtroppo è stato Matteo Cazzola che, per i traumi riportati, ha perso la vita. Una morte su cui le autorità norvegesi adesso vogliono far chiarezza.
In ospedale Pietro De Bernardini e la guida Andrea Basso
All'ospedale di Troms è stato ricoverato in terapia intensiva in prognosi riservata Pietro De Bernardini, 25enne originario di Isola Vicentina, il paese natio da cui sono partiti i genitori per raggiungere il figlio che è in coma farmacologico dopo aver sbattuto violentemente la testa: la sedazione dovrebbe favorire il riassorbimento dell'ematoma. Ore di apprensione per tutta la comunità e per Fancesco Gonzo, sindaco di Isola Vicentina, che ha espresso il suo pieno sostegno alla famiglia di Pietro. In ospedale si trova ricoverato anche Andrea Basso, la guida alpina che ha organizzato l'escursione, che ha riportato diverse fratture.
Il dolore e il cordoglio per la morte di Matteo
Adesso resta il dolore per la morte di Matteo, che avrebbe compiuto 36 anni ad agosto ed era un grande appassionato di montagna. Dopo la laurea a Padova, adesso lavorava alla Pietro Formentini Spa di Arcugnano come ingegnere esperto nel settore energetico. In tanti lo conoscevano a Vicenza per il suo impegno come animatore in parrocchia e il suo impegno per l'ambiente, ma anche la sua passione per lo sport. Tra i messaggi di cordoglio, per sua prematura scomparsa, c'è anche quello dell'ex ciclista Filippo Pozzato:
"Apprendo con immenso dispiacere del grave incidente in Norvegia che ha coinvolto alcuni ragazzi vicentini, travolti da una valanga. Matteo Cazzola, 35enne di Vicenza che ci ha lasciati era un ragazzo splendido, sportivo, sorridente, entusiasta della vita e dei suoi valori che condivideva insieme alla sua famiglia. Appassionato del ciclismo, durante le gare in Veneto era sempre in prima linea sulla salita della Rosina, a tifare i corridori insieme al padre. Personalmente io e PpSport events abbiamo avuto l’occasione e la fortuna di conoscerlo li nei posti che tanto amava. Mi stringo alla famiglia in questa terribile disgrazia ed esprimo le mie più sentite e commosse condoglianze."