Va a fare spritz con il green pass…del fratello: 57enne nei guai
In un primo momento ha dichiarato ai militari di essere sprovvisto della certificazione obbligatoria.
Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio e del rispetto della normativa di contenimento al diffondersi del Covid-19, i militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Vicenza hanno sanzionato l’avventore di un locale per aver consumato al chiuso senza essere in possesso del previsto “Green Pass”.
Va a fare spritz con il green pass…del fratello
Il soggetto, che era entrato nell’esercizio mostrando la certificazione del fratello, è stato anche denunciato per sostituzione di persona. Durante i quotidiani controlli sul corretto rispetto delle vigenti disposizioni in materia di certificazioni verdi (c.d. “Green Pass”), in un bar vicentino in zona Sant’Agostino, i finanzieri hanno trovato un cliente irregolare.
In un primo momento l’avventore, un cittadino italiano di 57enne, ha dichiarato ai militari operanti di essere sprovvisto della certificazione obbligatoria. Interpellato il titolare dell’attività sulla verifica da lui effettuata al momento dell’accesso del cliente al locale, ha riferito che quest’ultimo aveva esibito un “Green Pass” risultato valido.
Successivi e immediati accertamenti hanno così indotto l’avventore del bar ad ammettere di aver utilizzato la certificazione verde del fratello cinquantunenne per poter accedere all’interno dell’attività e consumare al tavolo.
Alla luce delle modalità con cui è stata violata la misura di contenimento, la persona controllata, oltre ad essere stata destinataria di una sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro da 400 a 1.000 euro, è stata altresì deferita alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di sostituzione di persona.
Si rappresenta che la comunicazione di notizia di reato è stata avanzata d’iniziativa da parte di questa polizia giudiziaria e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona segnalata in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L’attività di servizio si innesta nell’incessante e diuturna attività concorsuale svolta dalla Guardia di Finanza a tutela dell’ordine, della sicurezza e della fede pubblica. I Reparti del Corpo, infatti, fanno parte integrante del dispositivo di controllo a disposizione delle Autorità di Pubblica Sicurezza per l’osservanza delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria varate dall’Autorità di Governo per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche.