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"Un uomo mi vuole violentare", ma è una balla per far ingelosire l'ex

I Carabinieri, però, dopo aver fatto le dovute indagini, non se la sono bevuta. E la donna ha confessato.

"Un uomo mi vuole violentare", ma è una balla per far ingelosire l'ex
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Ha simulato di essere vittima di una violenza sessuale. E l'ha fatto con l'obiettivo di riconquistare il cuore del suo ex. Ma si è beccata una denuncia.

"Aiuto, un uomo mi vuole violentare"

Era la sera del 4 febbraio scorso quando è arrivata una chiamata al numero 112 della Centrale operativa della Compagnia Carabinieri di Thiene da parte di un uomo che segnalava di aver ricevuto una richiesta di aiuto da parte della sua ragazza che, tramite messaggio, gli comunicava che c’era un extracomunitario in via delle Piscine a Dueville che la voleva violentare. Immediatamente l’operatore inviava sul posto una pattuglia della Tenenza che ivi giungeva dopo pochi minuti, ma della ragazza non vi era già più traccia.

Attivate immediatamente le ricerche si veniva a sapere che la donna, una 26enne nata in provincia di Padova, aveva fatto ritorno presso la propria abitazione di residenza a Dueville.

I militari si portavano quindi presso l’appartamento indicato per raccogliere maggiori dettagli finalizzati ad individuare subito il colpevole e la donna riferiva che, mentre stava percorrendo via De Gasperi a Dueville, era stata avvicinata da un uomo di colore il quale, dopo averla fatta inginocchiare asserendo di voler consumare un atto sessuale, si era fatto consegnare di forza il telefono cellulare della donna per poi scrivere un messaggio al suo fidanzato e portarlo a conoscenza che avrebbe abusato della sua fidanzata in “zona piscine” a Dueville.

Dopodiché, sempre secondo il suo racconto, la stessa aveva assestato un poderoso calcio nei genitali dell’aggressore riuscendo così a recuperare il telefono cellulare e guadagnarsi la fuga.

I carabinieri, non notando neanche alcun segno riconducibile ad una violenza, cercavano di approfondire chiedendo ulteriori chiarimenti ma la donna a quel punto dichiarava di sentirsi male e di non riuscire più a parlare e chiedeva al fidanzato, nel frattempo sopraggiunto, di aver bisogno di cure mediche e pertanto prima richiedevano l’ausilio del 118 e poi lo stesso la accompagnava all’ospedale di Vicenza.

I militari si mettevano fin da subito a cercare di far luce sull’accaduto e dopo vari riscontri effettuati tramite testimonianze dirette, referti medici, ecc. hanno deciso di riconvocare la donna presso la Tenenza di Dueville e la stessa, messa di fronte alle prove raccolte, non poteva far altro che confessare di essersi inventata tutto.

Il motivo di questa sceneggiata era riconducibile al fatto che i due avevano avuto un litigio dopo il quale l’uomo se nera andato di casa.

La donna a quel punto, accecata dalla gelosia che il fidanzato potesse andare dalla sua ex a Vicenza, aveva mandato lei stessa quel messaggio con l’idea di farlo ingelosire e costringerlo a tornare per salvarla dall’aggressione in atto, non prevedendo che l’uomo per non perdere tempo prezioso, aveva giustamente richiesto l’intervento dei carabinieri al numero di pubblica utilità 112.

La donna per questo episodio, comunque grave, è stata denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza per i reati di simulazione di reato e procurato allarme e adesso dovrà risponderne davanti all’Autorità giudiziaria.

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