Un anno senza Graziella, investita e uccisa a Castelfranco Veneto - VIDEO e FOTO
L'altro ieri trascorso un anno esatto dall'incidente in cui ha perso la vita la 74enne di Rossano Veneto Graziella Geremia. Il ricordo dei residenti.
Il Comitato spontaneo dei residenti ha ricordato la 74enne vicentina Graziella Geremia, investita e uccisa in via dei Carpani a Castelfranco Veneto.
L'altro ieri un anno esatto dalla tragedia a Castelfranco
Il doloroso anniversario era l'altro ieri, lunedì 9 novembre 2020. Un anno esatto dall’incidente mortale che, in via dei Carpani a Castelfranco Veneto, si era portato via Graziella Geremia, investita e uccisa quella sera del 2019 da un’auto pirata. A bordo della quale, come emerso pochi giorni dopo, c’era Roberto Marcon, 38 anni, primo cugino dell’allora (e attuale) sindaco Stefano Marcon. Fu lui intorno alle 18 a investire la 74enne di Rossano Veneto, mentre attraversava con la figlia Marta.
Per non dimenticare
Ed ecco che proprio ieri, a un anno esatto dalla tragedia, il Comitato spontaneo dei residenti ha voluto ricordare la donna e riaccendere i riflettori sulle criticità della strada che, dicono, oggi come allora rimangono immutate.
“A un anno esatto dal mortale incidente avvenuto il 9 Novembre 2019 in via dei Carpani, noi abitanti della via e del quartiere, uniti ai parenti, desideriamo con affetto ricordare la Sig.ra Graziella Geremia, investita e uccisa quella sera da un’auto pirata, che viaggiava oltre il limite di velocità consentito, in una corsia di sorpasso che non dovrebbe esistere – ha scritto il comitato – Molti di noi non avevano mai conosciuto la signora Graziella prima, ma non la dimenticheremo mai, avendo assistito alla sua morte così tragica quella sera, di fronte ai nostri occhi”.
E ancora:
“A seguito di quella tragedia gli abitanti della via e del quartiere si sono mobilitati uniti in un comitato spontaneo, facendo delle richieste precise all’Amministrazione Comunale, per ripristinare la sicurezza della via, consegnando al Comune un’istanza sottoscritta da oltre 1000 abitanti. Ad un anno esatto da quel tragico evento ci rammarica constatare che nulla è stato fatto, nulla è cambiato, le nostre denunce sono cadute nel vuoto e i progetti discussi con il Comune non hanno fatto un passo avanti”.
“Nulla è stato fatto”
E il post del Comitato prosegue:
“Consapevoli di aver attraversato un periodo difficile per l’emergenza Covid-19, pensiamo che ciò non debba diventare un alibi. Siamo convinti che si sarebbe potuto, in 12 mesi, affidare almeno un incarico di progettazione ai progettisti competenti, discutere un progetto preliminare coi residenti, se non svolgere i lavori promessi, di ripristino della sicurezza. Speriamo che la progettualità degli interventi promessi giaccia sotto qualche pila delle priorità del Comune, e che sia solo questione di tempo, perché tempo ne è passato, tempo ce n’è stato. Speriamo anche che quella pila non sia causa di altre tragedie! In nome della signora Graziella noi non smetteremo di sperare e impegnarci perché disgrazie simili non si ripetano”.
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