Agivano in due modi diversi

Truffa del messaggio PosteInfo, così due fratelli hanno estorto 50mila euro a cittadini vicentini

I Carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza sono riusciti a risalire all'identità dei due malfattori che tra gennaio e maggio 2023 hanno messo in atto oltre venti truffe

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Il messaggio inviato alle vittime delle truffe

Una truffa realizzata tra gennaio e maggio 2023 e che ha riguardato diversi Comuni della provincia di Vicenza. A metterla in atto due fratelli, D.A. e D.A. di 33 e 35 anni che in cinque mesi sono riusciti a intascarsi oltre 50mila euro attraverso un messaggio fasullo di PosteInfo:

"Gentile cliente ci risulta un pagamento in uscita dal suo conto...".

Truffa del messaggio di PosteInfo in provincia di Vicenza, arrestati due fratelli

Nella mattinata di ieri, lunedì 25 marzo 2024, un’operazione condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza, con la collaborazione in fase esecutiva dei Carabinieri della Compagnia di Bagnoli (NA), ha portato all’arresto di due fratelli D.A. e D.A., di 33 e 35 anni, in esecuzione di una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Vicenza, su richiesta della Procura della Repubblica, nell’ambito di una complessa attività investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione Piovene Rocchette (VI) per oltre venti truffe/utilizzi illecite di carte di pagamento consumate nella provincia berica, tra il gennaio e maggio 2023.

 

L'origine delle indagini

L’indagine dei carabinieri di Piovene Rocchette ha tratto origine da una truffa denunciata da parte di un giovane di Santorso che, il 24 maggio 2023, ha ricevuto diversi messaggi dal mittente “PosteInfo” con i quali è stato informato che sulle carte prepagate a lui intestate erano state registrate dei movimenti anomali.

A ciò ha fatto seguito una telefonata da parte di un sedicente operatore che anticipava l’arrivo di un corriere, incaricato del ritiro delle carte bloccate e la contestuale consegna delle nuove. Il giorno successivo la vittima ha però constatato che dalle proprie carte erano state eseguite operazioni di prelievo per complessivi 3.000 euro.

Le stesse modalità di truffa, sono state utilizzate quello stesso giorno in danno di un giovane di Monte di Malo, a cui sono stati rubati complessivamente 8.000 euro.

Analoghe truffe sono state consumate anche in altri comuni del vicentino (Thiene, Creazzo, Cartigliano, Breganze, Fara Vicentino, Vicenza, Santorso, Zanè, Malo, Monticello Conte Otto, Camisano Vicentino, Pozzoleone e Chiuppano), nel periodo dal gennaio 2023 al maggio 2023, per un danno complessivo stimato in oltre 50.000 euro.

Come venivano messe in atto le truffe

Le indagini hanno consentito di accertare che le truffe denunciate si sviluppavano con due modalità:

  • prima modalità

La vittima di turno riceveva un messaggio di testo da un mittente “PosteInfo” con il quale veniva informato che era stata registrata una anomalia sul conto corrente (il più delle volte veniva segnalato del movimento di denaro in uscita) con un collegamento ipertestuale che una volta cliccato consentiva di aprire una pagina internet fake di “poste italiane”.

Seguivano la ricezione di ulteriori messaggi di testo con cui al correntista veniva anticipato un contatto telefonico con un operatore di poste italiane; la vittima, in rapida successione, veniva contattato da un sedicente operatore di poste italiane informato dell’anomalia registrata dai sistemi sul conto, invitando la vittima di turno a seguire le istruzioni, che il più delle volte si concretizzavano in movimenti di denaro su altri conti/carte.

  • seconda modalità

La vittima di turno riceveva un messaggio di testo da un mittente “PosteInfo” con il quale veniva informato che era stata registrata una anomalia su carte prepagate (il più delle volte veniva segnalato del movimento di denaro in uscita).

Seguivano la ricezione di ulteriori messaggi di testo con cui al correntista veniva anticipato l’arrivo di un corriere, incaricato da poste italiane, che si sarebbe occupato del ritiro delle carte bloccate, con la consegna di nuove carte; effettivamente, presso le abitazioni delle vittime o luoghi di lavoro, giungeva il sedicente corriere incaricato da poste italiane, che in alcuni casi indossava anche indumenti riconducibili ad operatori di poste italiane.

Uno dei messaggi inviati dai truffatori alle vittime

L’indagine dei carabinieri, sviluppata in modo tradizionale con escussioni testimoniali, attività di controllo del territorio nonché acquisizioni di immagini di videosorveglianza pubbliche e private, ha consentito di raccogliere elementi in capo ai due fratelli campani a carico dei quali la Procura della Repubblica di Vicenza richiedeva ed otteneva dal Giudice Per Le indagini Preliminari del Tribunale le misure cautelari custodiali degli arresti domiciliari.

Nell’indagine è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria la posizione di ulteriori undici soggetti, per le ipotesi di reato di favoreggiamento, tutti intestatari di carte sulle quali venivano confluite le somme di denaro provento del raggiro.

Come evitare le truffe per sms, i consigli dell’Arma

I maggiori rischi sono legati ai tentativi da parte di terze persone di carpire, attraverso artifizi o raggiri, dati riservati (dati della carta di pagamento, utenza, password, codici di accesso e/o dispositivi).

Gli istituti di credito non chiedono mai in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, operatori di call center) e per nessuna finalità:

  • credenziali di accesso;
  • dati delle carte (il PIN, il numero della carta con la data di scadenza e il CVV);
  • codici segreti per autorizzare le operazioni.

"Non ti sarà mai richiesto di disporre transazioni di qualsiasi natura paventando falsi problemi di sicurezza sul tuo conto o la tua carta tantomeno spingendoti a recarti ad un ATM per effettuarle, nonché nessun operatore di istituto di credito invia personale presso abitazioni dei propri correntisti".

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