Truffa del catalogo: una firma può costare 15mila euro

Chiamano per comunicare un omaggio poi però si resta legati a un contratto per 3 o 4 anni.

Truffa del catalogo: una firma può costare 15mila euro
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Truffa del catalogo: telefonano a casa e con voce affabile chiedono di passare da casa per lasciare la brocure o dei buoni. La firma però non è una ricevuta, bensì un contratto che lega il firmatario all'azienda anche per 4 anni ad acquisti che possono raggiungere anche i 15mila euro.

La telefonata alleggerisce il conto

Numerose le segnalazioni giunte alla Casa del consumatore di Schio ed il presidente Elena Bertorelli a mettere i cittadini in guardia. Soprattutto gli anziani che vivono da soli. "Sono persone davvero in gamba nel loro modo di agire - spiega Bertorelli - per cui non c'è nulla di cui vergognarsi se si finisce nella loro trappola".

Come funziona la trappola

Chiamano con voce affabile e dimostrano grande interesse verso la persona che si trova dall'altro capo del telefono. Poi comunicano che la persona ha vinto un catalogo sul quale scegliere gli oggetti da comperare oppure direttamente dei buoni acquisto. Avvisano inoltre che il giorno successivo un addetto si recherà direttamente a casa dell'interessato per lasciare in materiale. Una volta in casa il "venditore" commenta la bellezza delle casa, dimostra amore per gli animali qualora ne trovasse nell'abitazione e alla fine, accelerando la tempistica, invita a firmare la "ricevuta" di consegna.

Ricevuta? No, un contratto

La trappola scatta in un batter d'occhio. Ciò che si firma, in realtà, non è una ricevuta, ma un contratto vero e proprio che vincola il firmatario fino a quattro anni con l'azienda per acquisti che possono andare da un valore di 4mila euro fino a tetti di 15mila. "Invitiamo alla massima prudenza - riprende Elena Bertorelli - non intrattenetevi per troppo tempo al telefono con persone che non conoscete, non fatele mai entrare in casa e, men che meno, firmate documenti. In caso di dubbi contattateci; meglio se prima". Nel caso poi restano le Forze dell'Ordine.

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