Sicurezza avanzata

Taser per le pattuglie di Polizia Locale a Cassola e Mussolente

Il comando associato vicentino è il primo con il Consorzio NeVi a dotarsi di questo dispositivo non letale, pensato per aumentare sicurezza e tutela di cittadini e operatori

Taser per le pattuglie di Polizia Locale a Cassola e Mussolente

Da martedì 9 dicembre 2025, gli agenti della Polizia Locale Associata Cassola-Mussolente potranno utilizzare il Taser 10 durante i servizi di pattuglia. Questo strumento, fornito dalla società Axon, va ad affiancare la pistola d’ordinanza e le bodycam già in dotazione, con l’obiettivo di ridurre il contatto fisico nelle situazioni più delicate e garantire maggiore sicurezza operativa. Nel Vicentino, solo due comandi dispongono di questo dispositivo: Cassola–Mussolente e il Consorzio Nordest Vicentino (NeVi).

Un percorso attento e strutturato

L’introduzione del Taser non è stata improvvisata. Prima di poterlo usare, il comando ha seguito un percorso lungo e dettagliato: i regolamenti comunali sono stati aggiornati e approvati, è stato siglato un protocollo sanitario con l’ULSS 7 Pedemontana e gli agenti hanno affrontato una formazione completa, tra lezioni teoriche e addestramento pratico.

La parte teorica ha approfondito le norme giuridiche, le condizioni operative e le modalità di impiego del Taser, mentre la formazione pratica, guidata dagli istruttori Axon, ha ricreato scenari realistici di intervento. Non è mancata la valutazione sanitaria specifica per gli operatori di polizia, per garantire l’uso sicuro del dispositivo.

Come funziona il Taser 10

Il Taser 10 è pensato per ridurre il rischio di contatto fisico e favorire la de-escalation nelle situazioni critiche. Prima di lanciare i dardi, il dispositivo emette un warning alert composto da luce stroboscopica, segnale acustico e puntatore laser, spesso sufficiente a fermare comportamenti aggressivi.

Se necessario, può sparare fino a dieci dardi che erogano una corrente a bassissima intensità per circa cinque secondi, immobilizzando temporaneamente il soggetto senza provocare danni permanenti. Associato alle bodycam, il Taser diventa così uno strumento di deterrenza e protezione per operatori e cittadini.

Sperimentazione e sicurezza

L’uso operativo del Taser sarà accompagnato da un periodo di sperimentazione di sei mesi. Al termine, il comandante presenterà una relazione sull’esito, necessaria per valutare l’adozione definitiva dello strumento.

Il sindaco di Cassola, Giannantonio Stangherlin, sottolinea come la scelta di dotare gli agenti di questo strumento tuteli sia chi opera sia chi si trova in situazioni di alterazione o scarsa lucidità:

“Investire in strumenti moderni significa garantire sicurezza ai cittadini e condizioni operative migliori agli agenti”.

La sindaca di Mussolente, Ellena Bontorin, aggiunge che l’obiettivo non è aggiungere un’arma, ma fornire uno strumento che riduca i rischi:

“La sola presenza del Taser, unita all’addestramento, permette spesso di gestire situazioni critiche senza contatto fisico”.

Il comandante Massimo Munari conferma che l’obiettivo principale resta evitare il contatto fisico, mentre il consigliere con delega alla sicurezza di Cassola, Luca Visentin, ricorda le iniziative già in atto, come l’Ecobonus per telecamere, allarmi e inferriate, sottolineando l’importanza di continuare a migliorare la sicurezza percepita dai cittadini.