In val di Pejo

Sul Monte Vioz gravemente ferita una scialpinista vicentina travolta dalla valanga

Due gruppi di cinque scialpinisti in salita vengono respinti da un distacco a quota 3.500

Sul Monte Vioz gravemente ferita una scialpinista vicentina travolta dalla valanga
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Ieri, domenica 30 marzo 2025, sul Vioz - montagna del Gruppo Ortles-Cevedale nelle Alpi Retiche meridionali al confine tra  Lombardia e Trentino-Alto Adige - il Servizio Provinciale Trentino del Soccorso Alpino poco dopo le 11, è intervenuto per il distacco di un valanga a quota 3.500 m (la cima del Vioz è a 3.645 m) che ha travolto 10 persone tra le quali una scialpinista vicentina.

La valanga

Tre delle persone coinvolte sono state trascinate per circa 400 metri lungo il versante e, mentre una ha rimediato solo qualche escoriazione, le altre due, sono state elitrasportate all'ospedale di Trento.

La valanga si è staccata esattamente in val di Pejo lungo la pala del Monte Vioz nel gruppo del Cevedale ed ha coinvolto due gruppi di scialpinisti impegnati in salita, e tre di loro, come detto, sono stati trascinati lungo il versante che dà sulla val della Mite. Le altre due persone del gruppo sono state coinvolte ma non sono state trascinate.

L'allarme e l'intervento

L’allarme al 112, numero unico per le Emergenze, era stato dato da altri scialpinisti che dalla vetta hanno assistito al distacco e gli elicotteri, quello del Soccorso Trentino ed uno della Val di Sondrio, si sono immediatamente alzati in volo.

Uno degli elicotteri impegnati nel salvataggio

Fortuna ha voluto che gli scialpinisti coinvolti non siano siano rimasti interamente sepolti dalla valanga e mentre sette di loro sono rimasti praticamente illesi, un trentino ed una vicentina, come anticipato, hanno riportato dei traumi mentre una terza, solo delle escoriazioni. Parte della attrezzatura è andata perduta.

Sulla zona si portavano tre operatori della stazione di Campiglio, quattro di quella di Pejo e tre unità cinofile, mentre sulle piazzole di partenza si disponevano all'intervento anche gli operatori delle stazioni di Vermiglio, Rabbi, val di Non, val di Sole, Alta val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino.

I sanitari, medico e infermiere, del primo elicottero si occupavano dapprima della persona più a valle, risalendo poi verso la seconda  mentre l'Unità cinofila eseguiva la cosiddetta bonifica Artva ovvero l'operazione di soccorso in valanga per ricerva e salvataggio delle persone travolte.

Il distacco verso val di Pejo

I due feriti

Il maschio, classe 1971, residente a Livo (TN)  è stato imbragato ed issato con il verricello a bordo dell'elicottero che lo ha inizialmente portato a Cles (TN) e da lì all'Ospedale Santa Chiara del Capoluogo.

La femmina, del 1974, della provincia di Vicenza, residente a Valdagno (VI) che era in gravi condizioni, veniva anch'essa evacuata verso l'ospedale di Trento.

Nel pomeriggio di oggi, lunedì 31 marzo 2025, dall'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, veniamo informati che la scialpinista di Valdagno è ricoverata in Rianimazione, in prognosi riservata. 

Gli altri scialpinisti

Le altre persone coinvolte, illese, che però avevano perso l’attrezzatura in valanga, sono state evacuate da un terzo elicottero che le ha sbarcate a Pejo.

Tutti gli altri scialpinisti presenti in zona, sono stati bloccati da due tecnici di soccorso che li hanno fatti scendere lungo il fronte della valanga, dato che i pendii potevano ancora essere considerati poco stabili.

Il Soccorso Alpino, considerava concluse le operazioni quando erano ormai le 13.30.

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