Spaccio nel parco "Donatori di Sangue" a Schio, 27enne trovato con più di 360 grammi di eroina e cocaina
Dalle segnalazioni fatte dai cittadini, è scattata un blitz dei Carabinieri che sono riusciti a intercettar e arrestare il pusher di origini nigeriane
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Un nigeriano 27enne, irregolare, nei giorni scorsi è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia diSchio, per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio (in copertina: parco Donatori di Sangue).
Le segnalazioni e le indagini
Dopo ripetute segnalazioni fatte dai cittadini del centro storico, che hanno notato movimenti sospetti nel "Parco donatori di sangue", i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno avviato le loro indagini e dopo i servizi di controllo e pedinamento condotti nelle ultime settimane, hanno concentrato la loro attenzione su un nigeriano che è parso proprio essere dedito a una continua attività di spaccio.
Il fermo e la droga al seguito
Nel pomeriggio di mercoledì 13 febbraio 2025, in zona Magré, i militari in uniforme e in abiti civili, hanno aspettato il giovane all'uscita di casa da dove, a bordo di una bicicletta si stava recando in centro.
Quando i Carabinieri, sono entrati in azione per bloccarlo, il soggetto ha provato, senza fortuna, a darsi alla fuga e dalla successiva perquisizione del suo borsello, venivano recuperati 40 grammi di eroina divisa in 151 dosi e 25 grammi di cocaina divisa in 121 dosi.
Posto di fronte alle sue responsabilità, tentando forse di evitare il controllo domiciliare che ne sarebbe seguito, il 27enne ha negato di risiedere a Schio, non sapendo degli appostamenti di cui era oggetto da tempo.
La successiva perquisizione domiciliare
Così, durante la perquisizione domiciliare i militari hanno trovato un'ingente quantità di stupefacente, non ancora diviso in dosi. Sono stati, infatti, sequestrati: 200 grammi di eroina in 20 ovuli; 100 grammi di cocaina in 10 ovuli; materiale per la pesatura ed il confezionamento della droga.
A comprova del fatto che l'attività non gli andasse per niente male, il nigeriano aveva in casa anche 16.000 euro in contanti, una macchina conta soldi ed una per verificarne la autenticità.
Una volta ultimate tutte le formalità del caso, l’Autorità Giudiziaria ne ha disposto la reclusione nel carcere di Vicenza.