Guardia di finanza

Società vicentina importava pellet turco dalla Svizzera, sequestrati 1.559 sacchi pronti alla vendita sui social

I finanzieri bassanesi hanno accertato che il pellet veniva messo in vendita senza le indicazioni in italiano con le precauzioni da tenere e la composizione del prodotto.

Società vicentina importava pellet turco dalla Svizzera, sequestrati 1.559 sacchi pronti alla vendita sui social
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Alla società a responsabilità limitata con sede legale a Tezze sul Brenta è stata irrogata la sanzione di1.032 euro per violazione delle disposizioni di etichettatura.

Società vicentina importava pellet turco dalla Svizzera, sequestrati 1.559 sacchi pronti alla vendita sui social

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nel corso di un’attività ispettiva doganale, avviata nell’ambito del più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti finalizzato alla prevenzione e repressione della circolazione di prodotti contraffatti o non sicuri a tutela dei consumatori finali, hanno sottoposto a controllo una società a responsabilità limitata - importatore di pellet - con sede legale a Tezze sul Brenta (VI), che poneva in vendita online e tramite social network (Facebook e Instagram) pellet prodotto in Turchia e importato per il tramite di una società sedente in Svizzera. Le attività di polizia economico-finanziaria hanno consentito di sottoporre a sequestro amministrativo cautelare 23,40 tonnellate di pellet, per un totale di n. 1559 sacchi, con contestuale irrogazione della relativa sanzione amministrativa pecuniaria per 1.032 euro.

Violazione delle disposizioni di etichettatura: non erano indicate in italiano precauzioni e composizione

 

Infatti, le Fiamme Gialle del Gruppo di Bassano del Grappa hanno messo in atto un c.d. “controllo a posteriori” avente ad oggetto i prodotti venduti e la qualità dichiarata in dogana, al fine di tutelare i cittadini da manovre speculative sui prezzi – anche in considerazione del momento storico che vede il Paese chiamato a rispondere di una crisi energetica di rilievo.

In relazione ai prodotti sottoposti a sequestro amministrativo, i finanzieri bassanesi hanno accertato, in dettaglio, che gli stessi venivano messi in vendita in violazione delle disposizioni in tema di “etichettatura” (ai sensi del Reg. CE 1223/2009, n. 828), in quanto privi delle necessarie indicazioni in lingua italiana che devono essere poste all’attenzione del consumatori finali, quali, ad esempio, le precauzioni particolari per l’impiego e la composizione, nella prospettiva di consentire agli stessi di evitare eventuali situazioni di pericolo dovute a reazioni allergiche pericolose ovvero a errate modalità d’impiego.

All’esito del controllo espletato, atteso che è stata riscontrata la violazione in materia di sicurezza prodotti, è stata contestata al rappresentante legale, quale trasgressore e alla società, quale responsabile in solido, la sanzione amministrativa di 1.032 euro.

Questa tipologia d’intervento, effettuato dalle Fiamme Gialle con un approccio di tipo trasversale, si inserisce nelle attività a contrasto delle frodi doganali e a tutela del mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa dell’Unione Europea e nazionale, al fine di salvaguardare la collettività e i consumatori finali e attuare un mirato e costante presidio di legalità anche con riguardo all’attuale crisi energetica.

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