Social Day 2019 a Bassano: il futuro è di tutti, cominciamo a costruirlo oggi!

Sabato 13 aprile si è svolta la tredicesima edizione: giovani impegnati localmente per cambiare il mondo.

Social Day 2019 a Bassano: il futuro è di tutti, cominciamo a costruirlo oggi!
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Social Day 2019 a Bassano: il futuro è di tutti, cominciamo a costruirlo oggi!

La sfida del Social Day comincia da lontano, mezzo secolo fa, dalla nostalgia e dalla riconoscenza per un gigante d’Europa, Dag Hammarskjöld. All’indomani della sua morte improvvisa nei cieli africani, in un incidente aereo, un gruppo di giovani delle scuole superiori svedesi decide di istituire una giornata a lui dedicata per raccogliere fondi da destinare ai Sud del mondo. Seguendo uno sviluppo carsico, discontinuo, per certi versi fortuito e casuale lungo tutta Europa, nel 2007 questa esperienza approda in Italia, a Bassano del Grappa, e in dieci anni coinvolge la provincia vicentina e altri territori in Veneto, Lombardia, Toscana e Trentino. Nel 2019 partecipano al Social day quasi 10.000 studenti.

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Il lavoro dei giovani e la raccolta fondi

La raccolta fondi dello scorso anno ha portato a più di 90mila euro di fondi raccolti. Oggi il romanzo del Social Day ha scritto un’altra pagina spettacolare: dopo lunghi mesi di preparazione febbricitante, di fibrillazione, di formazioni, conteggi liste, visite nelle classi; dopo tante parole - felicità, solidarietà, cittadinanza, partecipazione, responsabilità, cambiamento - arriva il momento di farne realtà.
Una realtà che conta, intorno alla giornata di Sabato 13 aprile, più di 3mila ragazzi e giovani nel territorio bassanese (tra scuole medie e scuole superiori), più di cinquemila in tutta la provincia, e più di 10mila in tutta Italia (nelle città di Vicenza, Treviso, Padova, Verona, Trento, Rovereto, Pisa, Milano, Lodi, Lecco e Mantova) pronti a sporcarsi le mani per cambiare le regole della disuguaglianza, dell’ingiustizia e dell’infelicità nel mondo. La raccolta fondi proveniente dai tanti adulti che accoglieranno i ragazzi nelle loro attività - dalla manutenzione del verde alla mungitura, dalla pittura a graffiti al lavoro d’ufficio, dalle pulizie dell’oratorio al commesso del centro storico, dalla collaborazione con numerose associazioni del territorio alla produzione di orti comuni - andrà a finanziare per l’area vicentina quest’anno i seguenti progetti:
1) 30% della raccolta fondi, “MUMs Project”, in Tanzania (Associazione MHZ): lo scopo del progetto è quello di migliorare le condizioni abitative e scolastiche dei ragazzi. Si costruirà un pozzo per l’acqua potabile, un impianto fotovoltaico per la casa di accoglienza e una stanza di accoglienza per bambini dai 4 ai 16 anni.
2) 30%, “Mutilazioni Peerse a Tangulbei”, in Kenya (Associazione Buen Vivir): lo scopo del progetto è quello di opporsi alle pratiche di mutilazione genitale femminile attraverso l’attuazione di percorsi di sensibilizzazione tra pari (peer education). La finalità è difendere il diritto delle bambine alla salute, alle pari opportunità, a essere tutelate dalle violenze o trattamenti inumani coinvolgendo la comunità locale.
3) 30%, “Viva la Libertà”, in Camerun (Associazione Women for Freedom): lo scopo del progetto è quello di favorire il benessere dei giovani in un contesto sicuro che dia possibilità di sviluppare le loro potenzialità. Attraverso il contrasto al fenomeno dello stiramento dei seni alle ragazze delle zone rurali del Camerun.

Tutto il Social Day italiano finanzierà con il 10% della raccolta fondi il progetto “Amunì” di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie: un progetto avviato inizialmente nel 2011 in Sicilia, nei territori di Palermo e Trapani, e rivolto ai ragazzi, tra i sedici e vent’anni, sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile e impegnati in un percorso di riparazione.

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