truffatori

Si fingono Carabinieri e derubano un'anziana in casa

Accorrono affermando che la figlia ha avuto un incidente: serve così un risarcimento per i feriti coinvolti. La madre disposta a pagare per risolvere la situazione e i finti carabinieri si danno alla fuga

Si fingono Carabinieri e derubano un'anziana in casa
Pubblicato:
Aggiornato:

Il Comando dei Carabinieri delle province di Vicenza, Verona e Brescia sono intervenute per porre in arresto una coppia di truffatori, un 33enne e una 40enne, ritenuti responsabili di truffa aggravata nei confronti di un’anziana signora. L’inganno è stato compiuto nella tarda mattinata di giovedì 1° febbraio 2024, in provincia di Vicenza.

Nella trappola

Numerose le storie di anziani che ingenuamente cadono vittime di truffe, ma non solo: negli ultimi tempi si è assistito a diversi fenomeni di adescamento come finti messaggi vocali di familiari che chiedono un riscatto, una bolletta arrivata a casa contenente le istruzioni per versare un bonifico all’iban di un privato o come in questo caso, la visita da parte di chi si finge agente delle forze dell’ordine.

Il raggiro è stato comunicato poco dopo le ore 13 al Comando di Vicenza, il quale ha poi avvertito il Corpo Carabinieri di Verona fornendo i dettagli necessari a rintracciare l'auto degli impostori in territorio veronese.

Le ricerche

Celeri si sono attivate le radiomobili dei Carabinieri di Verona per la ricerca dei responsabili a bordo dell’automobile segnalata. Le ricerche hanno condotto al suo ritrovamento a Desenzano del Garda dove è stata bloccata.

La perquisizione ha rilevato la presenza di gioielli e la somma di denaro sottratta tramite la truffa del “finto carabiniere”: con la scusa che la figlia era rimasta coinvolta in un grave incidente con feriti, l’anziana avrebbe dovuto sborsare a titolo di risarcimento una somma di 7.500 euro.

L'arresto dopo la fuga

Nella mattina di venerdì 2 febbraio 2024, i due sono stati arrestati. Il Tribunale di Brescia ha convalidato l’arresto e la custodia cautelare per il 33enne ora in carcere, mentre alla 40enne è stato disposto l’obbligo di dimora nel proprio luogo d’origine.

Seguici sui nostri canali