Sfreccia in monopattino senza casco, poi aggredisce i poliziotti per non farsi riconoscere
E' successo nel pomeriggio di mercoledì 5 marzo 2025 a Bassano del Grappa: fermato un 24enne, fuggito a piedi un amico

Nel pomeriggio di mercoledì 5 marzo 2025, gli Agenti del Commissariato di Bassano del Grappa hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e rifiuto di indicazioni sull’identità personale, E.D.I. 24enne marocchino, senza fissa dimora. Erano da poco passate le due del pomeriggio quando in via De Blasi, davanti alla stazione ferroviaria, i poliziotti notavano due giovani, senza casco e sullo stesso monopattino elettrico, arrivare dalla vicina stazione dei bus.
Gli Agenti hanno detto ai due di fermarsi ma quelli, di contro, li hanno oltrepassati, tentando di raggiungere il vicino viale Venezia.
Inseguimento con parapiglia
Gli Agenti si sono messi al loro all'inseguimento. I due, poco dopo, hanno abbandonato il monopattino e si sono divisi per proseguire a piedi la fuga.
Uno dei due è stato subito raggiunto: all'invito a riferire le proprie generalità, ha risposto in malo modo, minacciando ed insultando l'Agente. All'arrivo del secondo militare, il giovane fermato, continuando con le minacce, è passato alle vie di fatto prima a gomitate, poi tentando di colpire gli Agenti con una sbarra di metallo raccolta da terra.
Non riuscendo nell'intento, ha preso a morsi il braccio di un Agente, al quale il Pronto soccorso dell'Ospedale San Bassiano avrebbe poi diagnosticato una “distorsione al gomito sinistro ed escoriazioni”, con prognosi di 4 giorni.
Arresto, contestazioni e processo per direttissima
Insomma, un bel parapiglia al termine del quale il giovane è stato arrestato e condotto negli Uffici del Commissariato per i rilievi foto-dattiloscopici e l'identificazione, mentre la stessa sbarra di metallo è stata recuperata e sequestrata.
Contestate immediatamente le sanzioni per inosservanza al Codice della Strada, mentre l'udienza di convalida con rito direttissimo veniva fissata proprio per la mattinata di giovedì 6 marzo, sono giunti in Commissariato i familiari dell'arrestato, esibendo l'istanza di protezione internazionale che quello aveva presentato lo scorso mese di novembre.