I Carabinieri della Stazione di Rosà hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Vicenza un 41enne rosatese, già censito penalmente per fatti analoghi, in quanto ritenuto responsabile di un furto consumato e di cinque tentati, nei mesi di luglio e agosto 2025, nel Comune di Rossano Veneto.
La raccolta delle prove
Nella fattispecie, i militari dell’Arma, a seguito di una speditiva attività investigativa coordinata dalla Procura, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo, in ordine a diversi furti, tra consumati e tentati, commessi durante la scorsa estate, ai danni di diverse attività commerciali di Rossano Veneto.
Un bar, è stato l’obiettivo del malintenzionato per ben due volte: una volta mettendo fuori uso le telecamere di sorveglianza, ed un’altra infrangendo la porta a vetri con l’utilizzo di una pietra e di un vaso, dovendosela però dare a gambe all’attivazione del sistema di allarme.
Le modalità
Il mariuolo, hanno verificato i Carabinieri, aveva un modo tutto suo di tentare il furto: scagliare pietre o altri oggetti contundenti per sfondare le vetrine, accedere alle attività commerciali e rubare fondi dalla cassa e beni vari.
Unico furto riuscito
L’unico furto andato a buon fine, ad ogni modo, è avvenuto nella serata del 5 luglio scorso, quando il 41enne, dopo essersi introdotto in un ristorante, si è impossessato di 400 euro dalla cassa e 300 euro dal contenitore destinato alle mance del personale.
Dossier completato e denuncia
Raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico del rosatese, anche grazie ai sistemi di videosorveglianza, i Carabinieri di Rosà hanno fatto rapporto alla Procura della Repubblica di Vicenza che, concordando con le risultanze raccolte, emettevano nei confronti dell’uomo un decreto di perquisizione personale durante la quale, il 24 settembre 2025, gli venivano trovati proprio i vestiti e le scarpe verosimilmente utilizzati nel corso dei tentativi di furto.