Schio presenta la candidatura per la Città europea dello sport 2022
Raffaella Masciadri del Famila basket sarà la madrina. In prospettiva una riqualificazione dell'impianto di atletica di via Riboli.
Schio presenta la candidatura per la Città europea dello sport 2022. Con il sostegno delle associazioni sportive scledensi parte una grande sfida per un importante riconoscimento della Città. Raffaella Masciadri del Famila Basket Schio sarà la madrina. In prospettiva una riqualificazione significativa dell'impianto di atletica di via Riboli.
Schio città europea dello sport 2022
Presentazione - il 1° aprile - della candidatura di Schio a “Città Europea dello sport” 2022. Il progetto, promosso da ACES Europe, associazione no profit con sede a Bruxelles, seleziona quattro Città all'anno tra un massimo di otto candidature al medesimo titolo “City”. La Madrina sarà Raffaella Masciadri, nota atleta del Famila Basket di Schio. Compatte per sostenere questo progetto, tutte le associazioni sportive cittadine. Schio è un territorio ricco di tradizione sportiva, strutture e impianti, mantenuti vivi dalle molte associazioni sportive che fanno di Schio una realtà che offre la possibilità di praticare moltissime discipline tanto ai bambini che ai giovani, adulti e anziani.
Tante le associazioni
Ed è proprio l'energia di tante realtà associative unite per un ambizioso obiettivo, che ha sostenuto l'idea dell'assessore allo sport Aldo Munarini di candidare la città al titolo di “Città Europea dello sport” per il 2022. Le associazioni saranno dunque in rete tra loro in sinergia, basandosi sul principio comune del rispetto – il fair play – in conformità alla Carta Etica dello Sport Veneto. Il sindaco Valter Orsi ha aperto l'incontro sottolineando che lo sport non è solo disciplina fisica, ma ha anche un valore sociale ed è un'occasione per far scoprire a quanti arrivano a Schio per ragioni sportive, un territorio ricco che ha molto da offrire.
Nuovo impianto di via Riboli
Ha poi anticipato il significato dei render allestiti nella sala, presentando ufficialmente il progetto del nuovo impianto atletico di via Riboli pensato per aver caratteristiche adeguate alle discipline paraolimpiche e con l'ambizione di diventare punto di riferimento per gli sport inclusivi a livello regionale. Sul fatto che Schio si sia sempre fatta valere sportivamente in tutto il Veneto, seconda regione in Italia per pratica sportiva, ha dato conferma Bardelle, presidente del CONI Regionale che ha ringraziato il Comune per aver sempre portato avanti i valori dello sport, non solo sfornando campioni di molte discipline, ma soprattutto per continuare a dare la possibilità a tante persone comuni di praticarle. “Lo sport è indispensabile per una nazione civile” ha dichiarato Bardelle “e i 200 mila volontari che in Veneto si preoccupano di diffonderlo compiono una preziosa attività che allontana da strade pericolose migliaia di ragazzi. Raffaella Masciadri, atleta del Famila Basket naturalizzata scledense da 15 anni si è detta onorata di essere stata scelta come testimonial di questa avventura: “lo sport è la mia vita e da quando ho messo piede a Schio, ormai 15 anni fa, ho subito respirato sport in questa città in cui mi sono formata come atleta e come persona”.Visibilmente soddisfatto di questi favorevoli segnali propiziatori, l'assessore allo sport Aldo Munarini ha voluto ribadire l'importanza che lo sport assume per una comunità: “In un recente rapporto del CENSIS si dice che lo sport rappresenta la scuola fuori dalle scuole, per cui mi unisco a quanto è già stato detto e sono grato a quanti si impegnano ogni giorno per i nostri ragazzi. Questa è la candidatura delle associazioni, di un territorio intero”. I comuni vicentini che hanno già ottenuto la nomina di città europea dello sport sono stati: Montecchio Maggiore, Bassano del Grappa e Vicenza. Entro marzo del 2020 si saprà il verdetto della Commissione di Bruxelles che sceglierà le 4 città per il 2022