Sarcedo: Bidoni gialli per gli abiti smessi, rimossi quelli abusivi
L’intervento è stato compiuto dopo la verifica avvenuta circa due anni fa per capire quali fossero i cassonetti legali e dove ricollocarli.
Sarcedo: Bidoni gialli per gli abiti smessi, rimossi quelli abusivi
Ricollocamento dei bidoni gialli e rimozione di quelli abusivi. L’intervento, che ha riguardato i famosi cassonetti per la raccolta di indumenti usati, è stato compiuto dopo la verifica avvenuta circa due anni fa che il comune, assieme ad Arpav, Forestale e il settore ambiente della Provincia di Vicenza, ha messo in atto per capire quali fossero i bidoni legali e quali invece quelli da rimuovere, e dove collocarli. «Ad oggi i cassonetti gialli sono gestiti da due ditte incaricate dal comune per la raccolta degli abiti usati. Abbiamo provveduto a togliere quelli abusivi, purtroppo sul territorio ce n’erano molti», ha spiegato il primo cittadino Luca Cortese. Dopo la verifica del posizionamento, dunque, sono state individuate tre aree private e tre pubbliche dove si troveranno i contenitori per il conferimento degli indumenti: parcheggio della Coop, quello del Pes, e la banchina stradale lungo via Veneto. Altre tre «isole» si trovano al park fi via Generale dalla Chiesa, al park di via Vecellio e in quello di via Delle Quercie. «Le ditte che operano ad oggi sul territorio per la raccolta sono state autorizzate dall’amministrazione comunale a farlo, cosa che non è successa con la ditta che aveva a suo tempo posizionato i cassonetti abusivi che, ribadisco, sono stati individuati e prontamente allontanati», ha puntualizzato il sindaco.
Indumenti usati. dove finiscono?
C’è da sempre un alone di mistero e tante dicerie sulla sorte di abiti e scarpe che le persone inseriscono all’interno dei bidoni gialli. E’ importante sapere che alcuni sono autorizzati, e dunque il loro contenuto arriva a chi ne ha più bisogno, altri invece (come quelli abusivi ritrovati anche a Sarcedo) non si sa bene che business alimentino. Quel che è certo è che, parlando dei bidoni di dubbia provenienza ovviamente, gli abiti smessi siano oggetto di un mercato nero fruttifero. Questo fenomeno crea nelle persone dubbi che portano molti a buttare invece che riciclare, a scapito di chi ne ha realmente necessità.