Romano d'Ezzelino unita nel dolore per l'ultimo saluto a Vasilij Zampese. Prosegue l'indagine per istigazione al suicidio
Comunità in lutto per quanto accaduto al 23enne. Gli amici: "Era una ragazzo buono e gentile". Il Sindaco Bontorin: "Dobbiamo fare di più per captare le fragilità dei nostri giovani"
La comunità di Romano d'Ezzelino si è riunita martedì, 24 settembre 2024, per i funerali di Vasilij Zampese, il giovane di 23 anni che ha tragicamente perso la vita lo scorso 11 settembre, dopo essersi lanciato dall'undicesimo piano del grattacielo Europa, in piazzetta Conciapelli a Padova. Un addio carico di emozione e riflessione, mentre le indagini continuano per far luce su possibili pressioni che avrebbero contribuito al suo gesto. Il Sindaco e gli amici ricordano un ragazzo buono e impegnato, sottolineando la necessità di maggiore attenzione verso le fragilità dei giovani.
Lutto cittadino
Mercoledì 25 settembre 2024, la comunità di Romano d'Ezzelino si è stretta attorno alla famiglia di Vasilij Zampese, il giovane di 23 anni tragicamente scomparso lo scorso 11 settembre 2024. Il funerale, svoltosi nella chiesa arcipretale di Romano d'Ezzelino, ha visto una partecipazione numerosa di familiari, amici e conoscenti, ancora sconvolti dalla drammatica perdita.
Vasilij si è tolto la vita gettandosi dall’11esimo piano del grattacielo di piazzetta Conciapelli a Padova, un gesto che ha lasciato la comunità in stato di shock. La Procura ha avviato un’indagine su un possibile caso di stalking, che potrebbe aver contribuito alla sua decisione di togliersi la vita.
Il ricordo dei coetanei
Abbiamo parlato con alcuni amici di Vasilij di Romano d'Ezzelino. Un ragazzo dal cuore d’oro, gentile, sempre pronto ad aiutare gli altri e a impegnarsi per le cause che riteneva importanti.
"Si dice spesso in queste occasioni 'ragazzo d'oro'. Beh, lui lo era davvero", continua Giacomo, un ragazzo che lo conosceva. "Buono, gentile, mai scontento, propositivo sempre a tutto, pronto a mettersi in prima linea per fare del bene".
"Era molto attivo sui social, utilizzandoli come strumento per difendere le sue convinzioni. In prima linea ad aiutare gli altri. Dava l'anima in quello che gli stava a cuore, come la scuola, lo sport e l'ambiente. Spero, dovunque lui sia, possa ispirare qualcuno ad avere la sua voglia di fare, la sua felicità e la sua intraprendenza, che servono sempre".
C'è poi un altro ragazzo, Simone, che faceva sport insieme a Vasilij:
"Non posso dire di averlo conosciuto bene, facevamo sport assieme, qualche chiacchiera ogni tanto, cose "leggere", ma per quel poco che l'ho conosciuto si è dimostrato una persona a volte solitaria", ci racconta il primo ragazzo. "Un po' per le sue ma sempre educato e gentile con il prossimo, socievole quando trovava un contesto in cui stava bene. Una persona che aveva sicuramente molti pensieri in testa ma che non li faceva pesare a chi aveva vicino. Gli piaceva fare sport, era un po' uno sfogo di tutto".
Il cordoglio della comunità
Su quanto accaduto, abbiamo contattato anche con il Sindaco di Romano d'Ezzelino, Simone Bontorin, che ha voluto ricordare Vasilij sottolineando quanto la sua morte abbia colpito profondamente la comunità:
"Il lutto che ha colpito la nostra comunità ha toccato profondamente ogni ambito della comunità di Romano. Ci dobbiamo interrogare per capire ancora meglio come riuscire a captare i segnali di fragilità presenti nella nostra comunità, all’interno delle famiglie e soprattutto nelle giovani generazioni".
"In questi giorni le famiglie di Romano si sono strette intensamente alla famiglia, a cui rivolgo un pensiero di affetto e vicinanza a nome di tutta la comunità di Romano".
Era vittima di stalking
Secondo gli ultimi rilevamenti, pare che a spingere tale gesto estremo non sia legato a problemi nell'ambito universitario, ma il ragazzo fosse stato vittima di stalking da ormai lungo tempo, da parte di alcuni ragazzi della zona. Sono emersi, inoltre, altri dettagli inquietanti sugli ultimi momenti del giovane. Poco prima del tragico gesto, il ragazzo aveva pubblicato su Instagram una serie di storie che lasciano trasparire un malessere profondo.
Infine, poco prima di gettarsi nel vuoto, Vasilij avrebbe lasciato un testamento di cinque pagine in cui esprimeva il suo disagio. Al momento, la Procura di Padova ha avviato un’indagine per istigazione al suicidio, ma gli inquirenti non avrebbero ancora trovato prove concrete di bullismo o cyberbullismo.