Ritrovato a 8 metri di profondità nelle acque dell'Astico, morto 61enne di Arsiero
Si ipotizza che l'operatore SAPR fosse sul luogo per effettuare alcune riprese con il drone e che questo sia caduto in acqua. L'uomo avrebbe perso la vita nel tentativo di recuperarlo
Non si avevano più notizie di lui già dal pomeriggio di ieri, venerdì 22 marzo 2024, quando poco prima di mezzanotte, è stato ritrovato dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco il 61enne scomparso, privo di vita, nelle acque dell’Astico ad Arsiero.
Le ipotesi sulla dinamica
Da una prima ricostruzione, il 61enne un operatore SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) del posto, si ipotizza che si sia recato in Contrà Pria nelle gole del torrente per girare delle immagini, quando il drone è finito in acqua.
L’operatore per recuperare l’apparecchio si è parzialmente spogliato ed è entrato in acqua per recuperarlo: qui non si esclude la possibilità che possa aver accusato un malore.
La chiamata ai soccorsi
L’allarme è giunto alle autorità a seguito del ritrovamento sulla riva dell’Astico del comando remoto del drone e degli indumenti lasciati sulla sponda dall’uomo.
Le ricerche sono iniziate poco prima delle ore 21 ed hanno visto la collaborazione di diversi Corpi a partire dai Vigili del fuoco di Schio, il distaccamento di Vicenza e i sommozzatori di Venezia. Presente sul posto anche personale del Soccorso Alpino, il quale ha cooperato nella ricerca.
Le operazioni, durate più di cinque ore, hanno avuto, purtroppo, esito positivo con il ritrovamento a 8 metri di profondità del corpo privo di vita del 61enne.
Le cause del probabile incidente sono al vaglio dei Carabinieri. Le operazioni di soccorso e recupero dei Vigili del Fuoco sono terminate alle ore 2:30 con il rientro in sede delle squadre.