Vicenza Est

Rifiuti edili scaricati a Bertesina: individuato il presunto responsabile

Il materiale era stato abbandonato nella notte vicino alla roggia Caveggiara

Rifiuti edili scaricati a Bertesina: individuato il presunto responsabile
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Nella notte tra il 6 e il 7 marzo, un grande cumulo di rifiuti speciali di origine edile è stato abbandonato in un terreno privato lungo strada Coltura del Tesina, nella zona di Bertesina, alla periferia est di Vicenza. A segnalare il fatto sono stati alcuni residenti della zona, preoccupati per l’entità dello scarico e per la vicinanza a corsi d’acqua. Proprio grazie alle loro segnalazioni e a un’indagine rapida ed efficace della polizia locale, il presunto responsabile è stato individuato e denunciato: si tratta del titolare di una ditta edile individuale, un uomo di 37 anni residente nel vicentino.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i materiali abbandonati provenivano da un cantiere nel centro storico. Dopo essere stati temporaneamente trasferiti in un secondo cantiere, sono stati poi scaricati definitivamente nei pressi della roggia Caveggiara, in aperta campagna. A incastrare il responsabile sono stati alcuni documenti rinvenuti tra i rifiuti e le immagini fornite dai cittadini, che hanno permesso di seguire con precisione il percorso dei materiali fino all’abbandono finale.

Le istituzioni: “Un reato ambientale grave, serve collaborazione”

Il caso è stato illustrato pubblicamente dal sindaco Giacomo Possamai e dall’assessore all’ambiente Sara Baldinato, insieme al comandante della polizia locale Massimo Parolin, al commissario Leonardo Franzan e al vicecommissario Davide Pojanella.

«Ci è stato segnalato un abbandono molto pesante – ha spiegato Possamai –. È un gesto gravissimo, reso ancora più intollerabile dal fatto che è avvenuto vicino a un corso d’acqua. Lavoreremo con determinazione per contrastare ogni forma di illecito ambientale, sia nei pressi delle isole ecologiche che in aree rurali come questa».

Ha sottolineato l’importanza della partecipazione dei cittadini anche l’assessore Baldinato:

«La collaborazione dei residenti, che hanno documentato tutto con foto e video, è stata essenziale. Il tempestivo intervento della polizia locale ha fatto il resto. Parliamo di un vero e proprio reato ambientale, con implicazioni penali: serve una risposta netta, ma anche una sinergia continua tra istituzioni e cittadini per proteggere il nostro territorio».

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