Riccardo Urnato, il fotografo che immortalò Senna poche ore prima della morte

Il suo scatto è uno dei preferiti della madre del celebre campione. La sua scomparsa ha fatto la storia della Formula 1.

Riccardo Urnato, il fotografo che immortalò Senna poche ore prima della morte
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Riccardo Urnato, il fotografo che immortalò Senna poche ore prima della morte

Ayrton Senna e la sua drammatica morte: una storia che tutti conoscono ma che, a distanza di 25 anni, ci permette di aggiungere un altro piccolo tassello al grande mosaico della sua memoria. È il 1994, Gran Premio di San Marino. Senna conquista la pole position, la terza di fila, ma a caratterizzare la gara sarà ben altro. Durante il settimo giro esce di pista ad altissima velocità alla curva del Tamburello, a causa del cedimento del piantone dello sterzo, perdendo il controllo totale della vettura durante la percorrenza della curva. Il campione brasiliano infatti, praticamente passeggero di una vettura ingovernabile, poté solo frenare, ma non riuscì a evitare il muro a bordo pista. L'impatto fu tremendo.

La storia di cosa accadde dopo è nei libri e nei cuori straziati di tutti gli appassionati, ma tre giorni prima dell’incidente il destino di Ayrton si intrecciò per un attimo con quello di Riccardo Urnato, prestigioso fotografo di Cartigliano. Un incontro che avvenne all’interno di un evento benefico promosso proprio da Senna a sostegno dei bambini brasiliani. Riccardo Urnato era il fotografo ufficiale della manifestazione e, proprio in quell’occasione, conobbe Ayrton e lo immortalò in uno scatto che oggi giganteggia nello studio di via Europa a Cartigliano.

«Fu questione di un attimo, vidi Senna assorto nei pensieri, con uno sguardo che racchiudeva tutte le sfumature possibili: malinconia, speranza, gioia, dolore e fiducia. Riguardandola sembra quasi l’espressione di chi sta per partire e guarda con tenerezza ciò che si lascia alle spalle. Mi hanno raccontato che la mia foto di Ayrton è una delle preferite di sua madre. Quando la vide per la prima volta scoppiò a piangere perché vide in quello scatto in bianco e nero una delle più “vere” e profonde rappresentazioni del figlio».

Cartiglianese doc, Riccardo Urnato è oggi uno dei fotografi più apprezzati del comprensorio e, insieme al suo staff ed al socio Oscar Simioni, ha dato vita ad uno degli studi più importanti della zona.

«La mia passione per la fotografia è nata quando avevo 13 anni e, per gioco, mi misi a fotografare il Brenta insieme ad un amico. La sera, riguardando quelle immagini su carta, capii che quella doveva essere la mia strada: rimasi estasiato dalla possibilità di fermare il tempo, immortale l’attimo per poterlo rivedere ogni volta che volevo. All’inizio non fu facile, ma ebbi la fortuna di trovare lavoro a 14 anni come assistente nello studio di Mario Bozzetto. Da lui rimasi per quasi dieci anni e imparai tanti piccoli segreti della professione. Poi, come ogni giovane, tentai l’approccio nel mondo della moda e la mia meta divenne Milano. Però in quegli anni venne a mancare mio padre e non me la sentii di lasciare da sola mia madre, quindi decisi che il mio futuro me lo sarei costruito nel mio paese: Cartigliano».

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