Rete di spaccio internazionale riforniva anche le piazze vicentine: a Monte di Malo una cascina per produrre marijuana
Un giro che andava da Italia a Spagna e Colombia: 11 arresti su 15 indagati. I profitti illeciti sono stati stimati in 3,3 milioni di euro. Il sindaco Possamai: "Un duro colpo al traffico illecito di stupefacenti"
Un’indagine durata oltre un anno ha permesso alla Guardia di Finanza di smantellare una delle più strutturate reti di traffico di droga tra Europa e Sud America. Il blitz, condotto martedì mattina, 19 novembre 2024, ha portato all’arresto di 11 persone su 15 indagate, con l’emissione di ordinanze di custodia cautelare e un’operazione su larga scala che ha coinvolto oltre 100 militari. Le accuse riguardano la gestione di un imponente traffico di cocaina e marijuana, destinato a rifornire le piazze di spaccio di Vicenza e di altre città del Nord Italia (in copertina: immagine di repertorio).
Una rete tra Lombardia, Veneto, Spagna e Colombia
Le indagini, coordinate dalla Procura di Vicenza e avviate nel settembre 2023, hanno portato alla scoperta di tre clan interconnessi: due di origine albanese e uno colombiano. Questi gruppi operavano tra Vicenza, Mantova, Brescia, Spagna e Colombia, importando ingenti quantità di droga direttamente da cartelli sudamericani. L’arresto di tre cittadini albanesi a settembre dello scorso anno, sorpresi con 1.200 dosi di cocaina, ha dato avvio a una complessa rete di pedinamenti, intercettazioni e perquisizioni.
Tra le basi operative, una cascina a Monte di Malo trasformata in un laboratorio per la produzione e il confezionamento di marijuana, dove sono stati trovati oltre 90 chili di stupefacente.
Durante le perquisizioni eseguite tra Vicenza, Mantova e Brescia, sono stati sequestrati 1,5 chili di cocaina, 15.000 euro in contanti e numerosi strumenti per il confezionamento della droga. Le perquisizioni e gli arresti sono stati messi a segno tra Vicenza, Isola Vicentina, Camisano Vicentino, Colceresa, Arcugnano, Caldogno, Ghedi (Brescia), Asola (Mantova) e Acquanegra sul Chiese (Mantova).
Il modus operandi
La banda utilizzava sofisticati stratagemmi per evitare i controlli, come la crittografia delle comunicazioni, documenti falsi e auto modificate con doppi fondi per il trasporto della droga.
I profitti illeciti, stimati in oltre 3,3 milioni di euro, venivano reinvestiti non solo in nuove forniture di droga, ma anche in immobili e locali notturni in Spagna. Ad aggiungersi, anche la richiesta di uno dei familiari di uno dei soggetti arrestati, per l'acquisto di una Porsche Taycan, il cui costo base supera i 100mila euro. Inoltre, un dettaglio significativo emerso dalle indagini riguarda i rapporti "privilegiati" di uno degli indagati con potenti cartelli colombiani, che consentivano l’acquisto di cocaina a prezzi competitivi.
Oltre al profitto milionario, il traffico di droga è stato anche teatro di episodi di violenza: lo scorso luglio, nel quartiere Borgo Scroffa a Vicenza, un regolamento di conti si è concluso con l’accoltellamento di un giovane albanese, seguito dal tentativo della vittima di procurarsi un’arma per vendicarsi.
Quattro soggetti ancora ricercati
Durante la maxi operazione, a conclusione delle indagini, tra Asola, Acquanegra sul Chiese, Ghedi e il Vicentino sono stati arrestati 11 dei 15 soggetti per i quali è stato emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli altri quattro - non ancora arrestati - si troverebbero al momento all'estero: per questo motivo, attraverso i canali di cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia per il tramite del II Reparto del Comando Generale del Corpo, le ricerche verranno estese anche in Albania, Romania e Spagna.
Di seguito, il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:
Un duro colpo al traffico di stupefacenti
Sulla vicenda, il Sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai, ha voluto congratularsi con la Guardia di Finanza, per l'impegno e la professionalità nello smantellare questa rete di traffico internazionale.
"Questo importantissimo successo – dichiara il sindaco Possamai - rappresenta non solo un duro colpo inferto al traffico illecito di stupefacenti, ma anche una testimonianza concreta dell’impegno e della dedizione che la Guardia di Finanza dimostra quotidianamente nella lotta contro il crimine organizzato e nella tutela della legalità. La lunga e complessa operazione appena conclusa da uomini e donne che con professionalità, sacrificio e coraggio si adoperano per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini, è motivo di orgoglio per tutta la città".