Sicurezza dei consumatori

Raid delle Fiamme gialle al mercato di Thiene: sequestrati 1.500 prodotti a rischio

Tre sanzioni da più di mille euro sono state "staccate" a un commerciante italiano e a due di origine pakistana

Raid delle Fiamme gialle al mercato di Thiene: sequestrati 1.500 prodotti a rischio
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Il controllo tra i banchi degli ambulanti ha evidenziato altre violazioni: la mancanza del misuratore fiscale e l'omessa memorizzazione elettronica dei corrispettivi incassati

Raid delle Fiamme gialle al mercato di Thiene: sequestrati 1.500 prodotti a rischio

I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, nei giorni scorsi, hanno eseguito specifici controlli sul territorio nel settore del contrasto alla contraffazione e all’abusivismo commerciale finalizzati alla ricerca, prevenzione e repressione del commercio di prodotti contraffatti o non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa dell’Unione Europea e nazionale.

Le fiamme gialle della Tenenza di Thiene hanno eseguito diversi controlli nei confronti delle attività economiche che svolgono il commercio in forma ambulante presso il mercato settimanale cittadino e sottoposto a sequestro amministrativo, ai sensi dell’art. 13 della Legge 689/81, quasi 1.500 prodotti fra orecchini, bracciali, collane, fermacapelli, beni per la persona in genere, del valore complessivo di circa 4mila euro, in quanto potenzialmente pericolosi perché sprovvisti delle informazioni minime relative a componenti, eventuali allergeni, dati del produttore e/o importatore, nonché all’origine, dati tutti che vanno, per legge, apposti in lingua italiana ai sensi degli articoli 6, 7 e 9 del Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005).

Il sequestro della merce è stato eseguito nei confronti di tre ditte individuali – riconducibili a un soggetto italiano e a due di origine pakistana – destinatari di uno specifico verbale di contestazione per l’applicazione della sanzione amministrativa, contemplata nell’art. 12 del “Codice del Consumo”, pari (in misura ridotta) a euro 1.032, per un importo complessivo pari a 3.096 euro.

Inoltre, durante le operazioni di controllo è emerso che un’attività commerciale con titolare un ulteriore soggetto di origini pakistane, era sprovvista di misuratore fiscale nonché, in altri due casi, è stata constatata l’omessa memorizzazione elettronica dei corrispettivi incassati. Per le citate violazioni sono stati redatti specifici processi verbali di constatazione inviati all’Agenzia delle Entrate competente per la contestazione delle sanzioni previste dagli articoli 6 e 11 del D.Lgs. 471/1997.

L’operazione si inquadra nell’attività della Guardia di Finanza berica orientata a tutelare il mercato dalla diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza imposti dalla normativa dell’Unione Europea e nazionale, affinché gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza, promuovendo, al contempo, una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo.

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