A Montebello Vicentino

Quinto bomba day a Montebello Vicentino: continuano ad emergere bombe lungo il percorso del TAV

Ormai le operazioni di disinnesco diventano routine: purtroppo bisognerà procedere ritrovamento per ritrovamento

Quinto bomba day a Montebello Vicentino: continuano ad emergere bombe lungo il percorso del TAV
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Con ordinanza n. 57 di ieri, 9 maggio 2025, il Vice Sindaco di Montebello Vicentino ha dato le disposizioni per l'ennesimo "bomba day" che la sua comunità affronterà domani, domenica 11 maggio 2025, causa l'emergere di altro ordigno esplosivo nel corso dei lavori per il passaggio del Treno ad Alta Velocità nella tratta Verona Vicenza nei pressi di Contrada Ronchi.

Premesse

  • Il 14 aprile 2025 il Comando Stazione Carabinieri di Montebello Vicentino (VI) ha segnalato alla Prefettura il rinvenimento di un ordigno residuato bellico
    inesploso in Comune di Montebello Vicentino, contrada Ronchi, portato alla luce dalla Società Gimac srl, impegnati in servizio di Bonifica Bellica Sistematica, incaricata dalla Società IRICAV Due, nel corso dei lavori del cantiere per la realizzazione del progetto ferroviario Alta Capacità/Alta Velocità Verona- Padova, 1° lotto funzionale Verona – bivio Vicenza.
  • Preso atto che a seguito della relazione prodotta dall’8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago (VR) durante le operazioni di despolettamento è necessario evacuare la popolazione per un raggio di 468 m, con la funzione di delimitare gli effetti dell’onda d’urto e dell’onda sismica in caso di fallimento dell’operazione.
  • Vista Direttiva Operativa della Prefettura di Vicenza, con la quale è stata fissata la data di domenica 11 maggio 2025 per l’esecuzione delle operazioni di bonifica dell’ordigno.

Il Comune di Montebello Vicentino

  • Organizzerà i servizi connessi alle attività di sgombero e di evacuazione n. 96 residenti, previa attivazione di una incisiva campagna di informazione e individuazione di idonee aree di accoglienza.
  •  Provvederà a dare idonea informazione alla popolazione circa i comportamenti da tenere durante le operazioni di despolettamento dell’ordigno.

Ordina

  • Il divieto  di ingresso a tutte le persone nell’area delimitata dai punti di blocco situati all’estremità del raggio di 468 m dal luogo di ritrovamento dell’ordigno bellico.
  • Il divieto di circolazione dei veicoli e dei pedoni e la permanenza delle persone e degli animali nell’intera area delimitata dal raggio di 468 m, compresi tutti gli immobili ivi presenti, così come indicato nella planimetria allegata.
  • Il divieto di fermata e la sosta di qualsiasi veicolo entro i 468 m dall’ordigno, così come indicato nella planimetria allegata.
  • il “blocco a vista” della circolazione stradale nelle vie che adducono al percorso individuato per il trasferimento della bomba, da Contrada Ronchi al luogo dove verranno concluse le operazioni di brillamento dell’ordigno.

E non è mica finita qui

Perché i disagi deriveranno anche dal fatto che:

  • tutte le porte vetrate e le finestre degli edifici posti nel raggio di 150 m dall’ordigno dovranno essere nastrate con l’applicazione di pellicole adesive (ad es. nastro da pacchi) per ridurre gli effetti della rottura di vetri a seguito di eventuale esplosione.
  • Il rientro alle abitazioni e nei luoghi di lavoro sarà consentito solo al termine delle operazioni di messa in sicurezza e subordinatamente all’assenso dato dalle competenti autorità.
  • Saranno le Forze dell’ordine a dare esecuzione alla ordinanza.

Insomma, quello di domani, domenica 11 maggio 2025, sarà il quinto "bomba day" in appena tre anni, questa la cadenza: 24 aprile 2022, 15 dicembre 2024, 9 marzo 2025, 13 aprile 2025.

Il sindaco Dino Magnabosco è come sempre rassicurante

"Dovremo continuare così anche in futuro, infatti, causa i protocolli di sicurezza, dovremo procedere alla bonifica mano a mano che vengono svelati gli ordigni e non ci sarà possibile fare una bonifica generale di tutta l'area in un unico passaggio. Peraltro. non si può escludere che la situazione si ripeta dato che nella zona del ponte ferroviario sul Guà furono sganciate circa 350 bombe e si stima che almeno il 10% di esse non sia esploso. È un problema non solo per i residenti, che hanno a che fare con una realtà molto stressante, ma anche per i nostri uffici comunali, costretti a seguire un’emergenza continua piuttosto che concentrarsi sulla gestione ordinaria della cosa pubblica e sulle numerose opere che abbiamo in programma".

Dino Magnabosco

Il ritrovamento dell’ordigno, della stessa tipologia e dimensioni delle precedenti, ovvero una bomba d’aviazione di 500 libbre di fabbricazione statunitense sganciata durante la Seconda Guerra Mondiale, risale allo scorso 14 aprile. Anche questo ritrovamento è avvenuto durante le operazioni di scavo del cantiere della nuova linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità, nello stesso luogo, sulla destra orografica del torrente Guà, in cui emerse la bomba disinnescata il 9 marzo.

Nella mattinata di domani, quindi, chiusura provvisoria anche della Autostrada A4 con traffico dirottato sulle strade locali e delle linea ferroviaria Verona - Vicenza; centro operativo come sempre in Comune e area a disposizione degli  sfollalti, come sempre al solito, nel palazzetto comunale dello sport.

 

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