Qualità dell’aria 2019 Veneto: 25 centraline su 31 hanno superato il valore limite giornaliero
L’analisi preliminare evidenzia una criticità per l’inquinante PM10.
Qualità dell’aria 2019 Veneto: 25 centraline su 31 hanno superato il valore limite giornaliero.
Qualità dell’aria 2019 Veneto
I primi dati elaborati da Arpav per il 2019 evidenziano valori entro il limite annuale sia per il biossido di azoto che per il PM2.5, con solo una centralina per entrambi i parametri che supera tale valore. Per il PM10 tutte le centraline rimangono al di sotto del valore limite annuale ma si registrano numerosi superamenti del valore limite giornaliero per 25 centraline su 31. Nel periodo estivo l’ozono si conferma come inquinante critico, con diffusi superamenti della soglia di informazione e alcuni superamenti della soglia di allarme.
L’analisi preliminare
PM10 e PM2.5
L’analisi preliminare dei dati automatici della qualità dell’aria prodotti dalla rete regionale Arpav evidenzia, come negli anni precedenti, una criticità per l’inquinante PM10 in relazione al valore limite giornaliero (50 μg/m3 da non superare per più di 35 giorni l’anno), superato da 25 centraline su 31, 80% delle stazioni, nel 2019. La percentuale di stazioni con superamento del valore limite giornaliero è stata del 72% nel 2018, 88% nel 2017, 84% nel 2016, 91% nel 2015, 70% nel 2014, mostrando un trend sostanzialmente stabile; le variazioni sono da attribuire, principalmente, alle differenti condizioni meteorologiche nei diversi anni. Per quanto riguarda il PM2.5 il valore limite annuale (25 μg/m3) è stato rispettato, nel 2019, in tutte le centraline automatiche della rete, ad eccezione della stazione di PD-APS1, nella quale la media annuale registrata è stata di 26 μg/m3. Si tratta di una prima analisi dei dati sul particolato atmosferico che dovrà essere completata con gli indicatori valutati anche per le stazioni nelle quali la determinazione del particolato avviene per via gravimetrica e validata definitivamente.
Biossido di azoto (NO2)
In relazione all’inquinante NO2, nelle stazioni della rete non si sono registrati nell’anno superamenti del valore limite annuale (40 μg/m3 come media annuale), eccezion fatta per VE-Rio Novo che si conferma un punto di misura con criticità per tale parametro. A VE-Rio Novo la concentrazione media annuale è stata di 51 μg/m3 e si sono verificati 6 superamenti del valore massimo orario fissato in 200 μg/m3 rispetto al numero complessivo di superamenti consentiti per anno pari a 18.
Ozono
Durante il periodo estivo, in particolare a giugno e luglio 2019, si sono registrati diffusi superamenti della soglia di informazione per l’ozono (180 μg/m3) e alcuni superamenti della soglia di allarme (240 μg/m3) soprattutto nelle province di Verona e Vicenza. Vi sono stati, inoltre, numerosi superamenti dell’obiettivo a lungo termine (120 μg/m3 come media mobile 8 ore delle concentrazioni orarie) in tutte le stazioni che prevedono la determinazione dell’ozono.L’ozono si conferma dunque un inquinante critico (durante il periodo estivo), anch’esso fortemente influenzato dalle condizioni meteoclimatiche (intensità di radiazione solare, temperature elevate e condizioni di tempo stabile).