Protezione civile novese con numeri da record

Il vicepresidente Matteo Iacono illustra la storia, i meriti e le azioni di un gruppo iscritto all’Albo Nazionale e Regionale delle associazioni.

Protezione civile novese con numeri da record
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Protezione civile novese con numeri da record

Un’associazione storica, che affonda le sue radici in un lontano passato, ma che rappresenta un’eccellenza nel presente e per il futuro della nostra terra. Si tratta della Protezione Civile di Nove, nata nei primi anni ‘90 per merito di una decina di ragazzi, che si riunivano per dare assistenza durante le varie manifestazioni che si svolgevano in paese. Per adempiere al meglio ai compiti che si presentavano, nacque l’idea di dare un’impronta più organizzata al progetto e fu così che ebbe origine la proposta di creare un gruppo di Protezione Civile. La strada per la costituzione dell’associazione si dimostrò piena di ostacoli, in quanto in paese, prima di allora, non vi era mai stato nulla di simile. Si stava cercando di creare qualcosa dal niente, senza alcuna esperienza, ma tra contrasti interni al gruppo e svariate difficoltà burocratiche, il 1° aprile 1996 si costituì ufficialmente a Nove un’associazione di volontari di Protezione Civile. Con un iniziale autofinanziamento vennero acquistate le prime divise artigianali di colore arancio, attrezzate con piccole fasce catarifrangenti: questo per uniformare tutti i componenti iscritti, più che per una vera e propria protezione individuale. A maggio dello stesso anno, durante la nota manifestazione podistica novese «La Marcia del Cucco», l’associazione ebbe la prima occasione per mettersi alla prova: un socio iscritto riuscì, infatti, a trarre in salvo un marciatore statunitense caduto nella roggia Isacchina. Un mese dopo l’associazione si iscrisse all’Albo della Regione Veneto dei gruppi di volontariato in materia di Protezione Civile. A causa delle dimissioni del Presidente in carica, a marzo del 1997 si tennero le elezioni per la formazione del secondo Direttivo. In questo periodo, purtroppo, molti soci fondatori, per svariati motivi, decisero di lasciare il gruppo, ma a loro va il merito ed il coraggio di aver creato dal nulla l’associazione di Protezione Civile novese, che oggi è riconosciuta a livello nazionale. Matteo Iacono, Vice Presidente della Protezione Civile di Nove, spiega in che cosa consiste questo riconoscimento e racconta dell’impegno e dell’importanza dell’associazione, oltre che degli ambiti che la vedono coinvolta.

«La Protezione Civile di Nove è iscritta all’Albo Nazionale e Regionale delle associazioni. Questa, per una realtà come la nostra, non è una cosa così scontata. Infatti non tutti i gruppi di Protezione Civile sono iscritti all’Albo, questo perché l’iscrizione rappresenta un vantaggio sotto alcuni punti di vista, come quello di poter partecipare a bandi di concorso, per esempio, ma comporta anche degli obblighi, come quello di sottostare a determinati criteri, pena l’esclusione. La Protezione Civile si occupa della parte logistica delle emergenze, quindi questo è il nostro ambito di intervento. Siamo una delle associazioni dell’Antincendio Boschivo Regionale, un sottoinsieme delle associazioni di Protezione Civile regionali. Questo, per esempio, prevede che il nostro gruppo abbia un numero reperibile h24, sette giorni su sette. Abbiamo, inoltre, una squadra di tecnici fluviali avanzati, quindi in possesso di un brevetto di soccorso fluviale. Siamo impegnati con moltissimi corsi, ad esempio quello di alto rischio, e molti di noi sono in possesso del patentino per scavatori, macchine movimento terra e gru. Gran parte degli iscritti ha il BLSD, il corso di primo soccorso, perché crediamo che più il bagaglio di conoscenze di una persona sia ricco, più questa può riuscire ad essere utile in caso di necessità, non solo intervenendo direttamente, ma anche aiutando altri, come può essere nel caso di un’operazione in cui intervengono unitamente Protezione Civile e Suem. Se i nostri iscritti sanno come lavora il Suem, sono in grado di supportarlo durante gli interventi. Questo è importantissimo e ci permette di non rimanere chiusi nell’ambito delle nostre competenze specifiche, ma di spaziare. Siamo iscritti anche a Prociv, associazione di gruppi di Protezione Civile a livello nazionale, in collegamento diretto con il Dipartimento di Protezione Civile. Ad oggi la nostra associazione conta 29 iscritti, tendenzialmente tutti operativi, anche se poi, come è normale che sia, qualcuno viene tutti i giorni in sede a lavorare, mentre altri si fanno avanti solo in occasione delle emergenze. Per far parte del nostro gruppo non servono particolari competenze o requisiti, se non quello di aver compiuto i sedici anni. Quindi, chiunque voglia mettersi in gioco e a disposizione, saremo ben felici di accoglierlo».

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