Guardia di Finanza

Producono pellet all'estero e lo spacciano per "made in Italy": maxi sequestro

Per fortuna le Fiamme gialle hanno smascherato il raggiro...

Producono pellet all'estero e lo spacciano per "made in Italy": maxi sequestro
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I Finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza hanno eseguito un sequestro d’iniziativa di circa 30 tonnellate di pellet, del valore commerciale al dettaglio di oltre € 22.000, recante false indicazioni idonee ad ingannare il compratore sull’origine del combustibile.

Producono pellet all'estero e lo spacciano per "made in Italy": maxi sequestro

L’operazione condotta dai militari della Compagnia di Schio è stata condotta a seguito di un controllo presso un magazzino di una società di capitali, sita a Marano Vicentino, dove le Fiamme gialle hanno individuato uno stock di circa 1900 sacchi di pellet confezionati con stampigliature che recavano ben visibili la dicitura "Made in Italy" pronti per essere messi in vendita.

Al fine di verificare la provenienza dei prodotti, pertanto, i Finanzieri hanno richiesto al commercialista della società le fatture di approvvigionamento dalle quali è emerso, a seguito di un’analitica ricostruzione tra la documentazione acquisita e il riscontro con le giacenze di magazzino, come la merce venga prodotta e confezionata all’estero e solo successivamente trasportata in Italia per la commercializzazione, utilizzando quindi indicazioni atte a trarre facilmente in inganno i consumatori.

All’esito dell’attività di polizia giudiziaria svolta, si è proceduto al sequestro d’iniziativa del pellet – successivamente convalidato dalla locale Procura della Repubblica – e al deferimento della società di capitali per responsabilità amministrativa dell’ente, nonché del relativo rappresentante legale per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.

Il risultato conseguito cristallizza il forte impegno che il Corpo rivolge a tutela delle produzioni nazionali che si contraddistinguono per l’alta qualità come il “Made in Italy”, che costituisce asse portante del nostro sistema economico e settore più che mai esposto, soprattutto nell’attuale periodo di crisi, alle insidie e agli interessi criminali.

Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte della polizia giudiziaria operante e che, per il principio della presunzione di innocenza, la consapevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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