Ha preso di mira persone anziane, credendo forse di fare dei colpi facili, ma così non è stato. Nella mattinata di giovedì 2 ottobre 2025, un 26enne ha creato il caos tra parco Fornaci, via Quintino Sella e via Battaglione Framarin. La situazione è tornata presto alla normalità grazie all’intervento dei Carabinieri (in copertina: immagine di repertorio).
Tre anziani presi di mira da un 26enne
A dare contezza dell’accaduto nel dettaglio è una nota stampa diffusa alle redazioni dai Carabinieri della Sezione Radiomobile del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vicenza.
Il tutto ha avuto inizio intorno alle 10,40, quando, nelle vicinanze di parco Fornaci, un signore di 75 anni è stato improvvisamente assalito da uno sconosciuto, che ha provato a strappargli via il cellulare dalle mani.

Dopo la tentata rapina, il malvivente è scappato, imboccando a piedi via Quintino Sella e via Battaglione Framarin.
Qui, le sue azioni criminali non si sono fermate, dato che prima ha preso di mira un 70enne venezuelano e poi un 84enne italiano. Entrambi i tentativi di scippo, però, sono andati a vuoto, coi due anziani che, per fortuna, non hanno rimediato alcuna ferita.

Scatta l’arresto
Di questi episodi sono stati subito allertati i Carabinieri. Sul posto si sono attivati sia i militari della locale, sia quelli della sezione Radiomobile, ma anche la Compagnia di Intervento Operativo del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto”, in questi giorni impegnata a Vicenza in rinforzo ai servizi perlustrativi.
I militari dell’Arma hanno circondato la zona, lasciando poche via di fuga al malvivente, il quale, poco dopo, è stato intercettato e fermato.
Per lui, identificato in un 26enne di nazionalità guineana, senza fissa dimora e già gravato da precedenti di polizia, è scattato l’arresto per tentata rapina impropria e tentati furti con strappo.
I Carabinieri lo hanno portato nella Casa Circondariale di Vicenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
“L’episodio – si legge nella nota diffusa dai Carabinieri – conferma l’importanza della presenza capillare dell’Arma sul territorio e il valore aggiunto fornito dal concorso operativo della C.I.O., che ha permesso di potenziare il dispositivo di prevenzione generale e garantire una risposta rapida ed efficace a tutela della sicurezza della comunità.
Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.