Povertà: "La nuova manovra affossa la possibilità di riqualificare il patrimonio di case popolari"

A dichiararlo è l'assessore regionale alle politiche sociali e all’edilizia pubblica residenziale, Manuela Lanzarin.

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“Peccato, la manovra approvata dal Parlamento con fiducia incrociata, non solo riempie di tasse il paese, ma affossa anche le possibilità di investire e riqualificare il patrimonio di case popolari per i meno abbienti”.

Povertà: "La nuova manovra affossa la possibilità di riqualificare il patrimonio di case popolari"

L’assessore regionale alle politiche sociali e all’edilizia pubblica residenziale, Manuela Lanzarin, punta il dito nei confronti del decreto fisco e della connessa legge di stabilità che ha confermato l’applicazione di Imu-Tasi e Ires anche agli enti di edilizia residenziale pubblica (Ater e municipalizzate).

“E’ paradossale che questo Governo, così solerte a dichiarare che questa non è una manovra di tasse, abbia confermato anche quest’anno il pesante carico fiscale che grava sulle case pubbliche, quelle destinate ai più poveri – prosegue Lanzarin – nel momento in cui in Italia si registra un aumento della povertà, il governo va a tassare quegli enti che offrono un servizio ai più poveri”.

“Faccio presente – aggiunge Lanzarin - che in Veneto il peso dell’Imu per gli enti che gestiscono i 40 mila alloggi del patrimonio di edilizia residenziale pubblica vale circa 8 milioni di euro l’anno, una cifra che consentirebbe ogni anno la ristrutturazione e riqualificazione di almeno 160 alloggi”.

“Se si calcola che la Regione Veneto riceve nel quinquennio dallo Stato e dalla Ue poco più di 50 milioni di euro di fondi pubblici per programmi e interventi di rigenerazione del patrimonio residenziale pubblico – conclude l’assessore – risulta che in pratica  i piani di investimento di Ater, Comuni e municipalizzate sono vanificati dagli esborsi per  l’imposizione fiscale sugli immobili. Così si umiliano gli enti che amministrano gli alloggi pubblici e si colpiscono proprio i più poveri ei più deboli, per i quali ci saranno case sempre più vecchie”.

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