Post lockdown a Schio, il richiedente asilo che si lanciò dalla finestra: salvato dagli agenti
Il bilancio della Polizia locale nel periodo compreso tra aprile e fine agosto: registrato un incremento degli interventi Aso-Tso.
Protagonista dell'episodio più eclatante un richiedente asilo nigeriano di 23 anni, domiciliato in appartamento gestito da ONLUS di Schio, a causa di episodi violenti nella struttura ove era ospitato.
Un 60% in più di ore di servizio
Come da normativa della Regione Veneto, la Polizia Locale, quale Polizia Amministrativa, è a disposizione dell'Autorità Sanitaria per l'esecuzione di Accertamenti Sanitari Obbligatori (A.S.O.) e Trattamenti Sanitari Obbligatori (T.S.O.). Dall'esame dei dati del periodo 01.04.2020 al 31.08.2020, per il solo Comune di Schio, risulta che sono state impegnate ben 113,25 ore di servizio per il delicato compito, con un incremento di oltre il 60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dove le ore di servizio si erano attestate a 70,25.
Il "peso" del lockdown
Appare pertanto evidente come il lookdown, per quanto assolutamente necessario, abbia in qualche modo inciso sull'equilibrio dei soggetti più deboli, così come nelle famiglie e tra vicini di casa. Infatti nel periodo, al fine di superare problematiche di convivenza e di relazione sociale, parallelamente al provvedimento sanitario è stato proposta all'Autorità Giudiziaria l'applicazione della Misura di Sicurezza della Libertà Vigilata a carico di 2 pazienti che si erano resi responsabili di minacce aggravate. Entrambe le proposte sono state accolte dall'Autorità Giudiziaria ed eseguite con positivi risultati.
A giugno il caso più eclatante
L'episodio più eclatante si è verificato però in data 25.06.2020, in occasione dell'esecuzione di A.S.O. nei confronti di un richiedente asilo nigeriano di 23 anni, domiciliato in appartamento gestito da ONLUS di Schio, a causa di episodi violenti nella struttura ove era ospitato. Nella circostanza, alla vista degli Agenti, il medesimo correva nella cucina e, dopo avere prelevato un coltello per tenere a distanza gli agenti, si gettava letteralmente dalla finestra del 3° piano. Fortunatamente uno degli agenti riusciva comunque ad afferrarlo al volo e, con l'aiuto degli altri Colleghi, con grandi difficoltà si riusciva a trarlo in salvo nonostante la sua resistenza attiva. Gran parte del salvataggio veniva documentata con video realizzato da privato cittadino domiciliato nelle vicinanze. Il paziente veniva poi sedato da personale sanitario ed accompagnato per le cure al reparto di Psichiatria dell'Ospedale di Santorso.