Indagini in corso

Pizzerie in fiamme in Provincia, la sede di Cassola aveva subito un primo attentato la scorsa settimana

A raccontare la dinamica di quella notte il proprietario del locale Ottaviano Siniscalchi, che insieme alla moglie avevano messo in fuga il malfattore

Pizzerie in fiamme in Provincia, la sede di Cassola aveva subito un primo attentato la scorsa settimana
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Due incendi sono divampati in due pizzerie nel vicentino nelle prime ore di ieri, mercoledì 24 gennaio 2024. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma ora si indaga su una possibile pista dolosa. Il proprietario della sede di Cassola ha raccontato di aver subito già un primo attentato la scorsa settimana.

Incendio in due pizzerie "gemelle" in provincia di Vicenza

Nella giornata di mercoledì 24 gennaio 2024 due pizzerie nel Vicentino hanno preso improvvisamente fuoco a pochi minuti di distanza.

I locali coinvolti, uno a Rosà e l'altro a Cassola, appartengono alla catena "Da Cuti" e sono gestiti dagli stessi proprietari, Selenia Cutillo e suo marito Ottaviano Siniscalchi.

Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta dai due incendi divampati nei ristoranti, che tuttavia hanno arrecato gravi danni all'arredamento esterno e al bancone interno della sede di Rosà.

Sventato un primo attentato a Cassola la settimana scorsa

Un duro colpo per i proprietari delle pizzerie, i quali avevano già segnalato un tentativo di incendio non andato a buon fine nella sede di Cassola la scorsa settimana, sopra cui vivono proprio Selenia Cutillo e Ottaviano Siniscalchi.

A raccontare la dinamica di quella notte ai microfoni del Tgr Veneto è il marito.

L’incendio è stato sventato – racconta Ottaviano Siniscalchi, proprietario dell'immobile - dal fatto che mia moglie si è svegliata sentendo i colpi di mazza sul vetro antisfondamento e ha gridato, ha aperto la finestra dal primo piatto, perché io abito sopra il ristorante sopra la pizzeria, e gridando ha messo in fuga l'attentatore che ha lasciato lì una tanica di benzina di 25 litri.

Le dinamiche dei fatti hanno, dunque, aperto una pista investigativa su una possibile causa dolosa degli incendi divampati nei due locali vicentini, che hanno visto cambiare negli ultimi anni diversi gestori.

Io qui vivo da trent'anni – prosegue Siniscalchi - non avevo mai sentito cose del genere, poi io sono stato insegnante al liceo Brocchi per 25 anni. Non ho avuto mai contatto con ambienti che potessero far prevedere una cosa così.

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