Picchiata per anni dal marito anche sotto agli occhi della figlia, denuncia le violenze grazie all'aiuto del datore di lavoro
L'arresto, per un cittadino marocchino classe 1980, è scattato lunedì 4 agosto 2025

E' l'ennesima drammatica storia di violenza di genere quella resa nota in queste ore dagli uffici della Questura di Vicenza. Una vicenda che, se non fosse stato per l'aiuto del datore di lavoro della vittima, chissà quanto sarebbe potuta andare avanti nel tempo. Invece, l'intervento decisivo delle Volanti della Polizia di Stato ha permesso di porre fine ad anni di offese, aggressioni e anche violenze sessuali che una donna ha dovuto subire, anche sotto agli occhi della figlia minorenne (in copertina: immagine di repertorio).
La telefonata del datore di lavoro
È stata la telefonata al 113 del datore di lavoro della vittima ad allertare la Polizia poco prima delle 16 di lunedì 4 agosto 2025. L’imprenditore, a sua volta contattato dalla sorella della donna, si è subito rivolto alla Questura che, in pochi minuti, ha inviato sul posto due Equipaggi.
Interviene la Polizia di Stato
All’arrivo delle Volanti la donna, in evidente stato di agitazione e con ancora addosso i segni dell’aggressione, ha raccontato agli Agenti i numerosi episodi di violenza e sottomissione che, da anni, il marito la obbligava a subire, anche in presenza della loro figlia.
L’uomo, cittadino marocchino, classe ’80, con numerosi precedenti a suo carico, è stato tratto in arresto per il reato di maltrattamenti.
Anni di violenze anche sotto agli occhi della figlia minorenne
Il racconto della donna e della figlia minorenne hanno consentito agli Operatori della Polizia di Stato di ricostruire, in maniera dettagliata, lo scenario e il clima che, divenuto ormai irrespirabile, caratterizzava la convivenza tra i due.
Aggressioni, offese, lesioni e, secondo quanto riferito dalla vittima, anche violenze sessuali subite a causa della immotivata gelosia del marito e del suo abuso di alcol e sostanze stupefacenti, spesso consumanti in presenza della figlia.
Scatta l'arresto per maltrattamenti
La donna, stremata dallo stress e dal clima di sistematica violenza a cui era costretta, ha raccontato e documentato pregressi episodi mai denunciati alle autorità e che hanno consentito agli Agenti della Questura di trarre in arresto il 45enne.
Al termine degli atti, il responsabile è stato portato nel carcere di Vicenza in attesa delle determinazioni della Procura.
“Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe”.