E' crollato

Perde l'incasso dell'azienda e inventa una rapina per giustificarsi: autista 49enne denunciato

A fine gennaio scorso aveva denunciato ai carabinieri di Marostica di essere stato vittima di una rapina in via Cantarana a Colceresa. Ma poi è crollato.

Perde l'incasso dell'azienda e inventa una rapina per giustificarsi: autista 49enne denunciato
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Un 49enne italiano aveva denunciato di essere stato vittima di una rapina, in via Cantarana a Colceresa. Ma le indagini dei Carabinieri hanno svelato l'inganno.

Perde l'incasso dell'azienda e inventa una rapina per giustificarsi

V.S., italiano 49enne, di professione autista, a fine gennaio scorso, ai carabinieri della Stazione di Marostica, aveva denunciato di essere stato vittima di una rapina alle ore 13.10 circa del giorno precedente, in via Cantarana a Colceresa.

Riferiva di aver effettuato una sosta lungo la predetta pubblica via, in quanto voleva assicurarsi che il portellone posteriore dell’autocarro fosse chiuso. Nel tornare alla guida, improvvisamente aveva sentito poggiarsi sulla schiena, un oggetto metallico ed una persona di sesso maschile con chiaro accento dell’est Europa, gli intimava “non muoverti, dammi quello che hai in tasca” per poi essere colpito all’addome con delle ginocchiate.

I dubbi dei militari sul racconto della presunta "vittima"

A questo punto, il denunciante, che intravvedeva un secondo rapinatore, aveva consegnato agli stessi circa 2.000 euro, riconducibili all’incasso della mattinata. I malfattori quindi fuggivano, probabilmente a bordo di un’autovettura che la parte offesa, intravvedeva allontanarsi.

Fin da subito però, agli investigatori, nascevano dei dubbi sulla veridicità del racconto anche perché non si comprendeva il motivo per il quale, un fatto tanto grave, non venisse immediatamente denunciato alle forze dell’ordine. Le indagini, non facevano che accrescere i sospetti sul denunciante e gli inquirenti decidevano di
ascoltarlo nuovamente.

Si era inventato tutto

Le domande che i carabinieri rivolgevano a V.S., hanno ottenuto risposte sempre più confuse e contraddittorie, che venivano contestate, così come le risultanze investigative fino a quel momento acquisite e le varie circostanze non chiare.

A questo punto, l’uomo capitolava e, visibilmente imbarazzato, ammetteva di aver inventato tutto, motivando la falsa denuncia con il fatto di aver smarrito il denaro e di non sapere come giustificarsi con l’azienda. E' stato quindi informato che sarebbe stato deferito all’Autorità giudiziaria per simulazione di reato.

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