«Patto per la Salute»: rifinanziare il Servizio Sanitario Nazionale

Superando la logica del superticket e reinvestendo i risparmi, derivanti da una buona governace sanitari.

«Patto per la Salute»: rifinanziare il Servizio Sanitario Nazionale
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«Patto per la Salute»: rifinanziare il Servizio Sanitario Nazionale

Rifinanziare il Servizio sanitario nazionale rivedendo i criteri di riparto del Fondo sanitario. Superando la logica del superticket e reinvestendo i risparmi, derivanti da una buona governace sanitari. Sono questi i tre punti essenziali del «Patto per la Salute» siglato da Cittadinanzattiva e dalla federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli odontoiatri. Un incontro che ha visto la partecipazione anche del Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e del vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri. Cittadinanzattiva è una associazione molto forte anche ai piedi del Grappa e che molto si adopera a favore di una «buona salute». Una delle tante associazioni, sono oltre una cinquantina in città, che gravitano attorno all’ospedale San Bassiano, e che in questi ultimi anni si sono riunite sotto lo stemma di  Ca:sa. «Cittadinanzaattiva e Fnomceo fanno da anni fronte comune per difendere i diritti, costituzionalmente protetti alla tutela della salute e dell’uguaglianza» ha sottolineato il presidente della Federazione degli ordini Filippo Anelli che, con forza, ha anche messo in risalto come «molti siano stati gli interventi congiunti, tra cui l’ultima iniziativa battezzata come cura di coppia, tesa a migliorare il rapporto tra il medico ed il paziente». Nel corso del suo intervento il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso ha parlato come «l’aspetto della lotta alle disuguaglianze, è un tema centrale per il Servizio Sanitario nazionale e che non riguarda solo il rapporto tra nord e sud ma anche aree della stessa regione, tra generazioni». Basterà solo considerare come il SSN sia stato, sin dalla sua fondazione, l’architrave della coesione sociale che deve tornare ad essere uno strumento di sviluppo sociale del Paese, in grado di garantire la effettiva esigibilità dei diritti per i cittadini. Il «Patto per la Salute», dovrà essere anche uno strumento per potenziare ulteriormente lo stesso Servizio Sanitario nazionale che oggi, come annota ancora Cittadinanzattiva «vede invece il progressivo definanziamento del SSN stesso, e la creazione di 21 servizi sanitari in vasti campi e che spaziano dalle liste d’attesa sino ai modelli organizzativi, dalla procedure di emergenza-urgenza sino all’integrazione ospedale-territorio. Per non parlare della dotazione e composizione del personale, dell’eccesso all’innovazione, delle coperture vaccinali o magari dello  lo screening oncologico». Si è parlato anche dell’ormai cronica carenza del personale medico-specialistico ed infermieristico, dovuta, si annota «ad una errata programmazione. Un insieme che viene a minare i diritti garantiti dagli articoli 3 e 32». Come rimediare? Per Cittadinanzattiva «medici e cittadini dovrebbero dettare alla politica la ricetta per ristabilire l’universalità e l’equità d’accesso al diritto alla salute».

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